La questione del caro benzina è una delle più sentite, sia dai cittadini che guardano nelle loro tasche, sia dalle aziende che effettuano trasferte in Italia e all’estero con le proprie flotte aziendali, soprattutto le aziende del settore della logistica e dei trasporti, che osservano quanto stanno crescendo nel tempo i costi dei trasferimenti via terra. In questo contesto i dati di Cargopedia forniscono un’interessante opportunità per comprendere la questione del caro benzina a livello europeo, poiché fotografano la situazione prezzi su tutto il territorio geografico del vecchio continente.
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Si notano subito differenze sostanziale nei prezzi campionati in ogni periodo di riferimento, che portano ad una riflessione sulle differenti possibilità economiche dei Paesi e sulle differenti strategie di gestione dei prezzi dei carburanti stessi.
In media il valore è di 1,228€ al litro, ma, ad esempio, tutta l’Europa Centro-Orientale si posiziona ben al di sotto di questo valore, con la Russia a 0,601 €/l e la Bielorussia a 0,550 €/l. Tra le nazioni più economiche ci sono anche la Moldavia, l’Ucraina e la Bosnia-Erzegovina. Infine, sotto la media anche l’Austria (1,177 €/l) e la Spagna (1,203 €/l).
Al contrario, nell’orbita dei Paesi più sofferenti rispetto al caro benzina si trovano quelli nordici, in particolare la Norvegia, prima a quota 1,684 €/l, e l’Islanda con 1,641 €/l. A seguire poi Danimarca e Paesi Bassi.
A far riflettere, ovviamente, è il dato sulla nostra nazione perché non in linea con il potere d’acquisto dei cittadini e con la forza economica complessiva. L’Italia infatti, con la Grecia, presentano un valore medio di 1,521 €/l, molto più vicino ai paesi del Nord Europa in termini di prezzo della benzina.
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Un dato apparentemente anomalo, che mostra come nel nostro Paese ci sia un meccanismo che porta al sovrapprezzo della benzina. Basti pensare che le big europee, come la Germania, la Gran Bretagna e la Francia si attestano intorno ai 1,340 €/l. La realtà, infatti, è che alla fine il consumatore subisce fortemente il peso della tassazione fiscale e le accise (le più onerose d’Europa), nonostante a livello industriale i costi della benzina siano pressoché in linea con gli altri Paesi.