Dopo l’arrivo del decreto attuativo, l’avvio ufficiale dell’APe volontaria è in stallo poiché mancano ancora gli accordi con le banche che devono concretamente concedere il prestito, ovvero l’anticipo pensionistico da restituire in rate ventennale al raggiungimento della pensione.
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A rassicurare sui tempi per il via definitivo dell’APe volontaria i numerosi lavoratori in attesa di poter inviare domanda di pensione anticipata volontaria, esercitando l’opzione prevista dalla Legge di Stabilità 2017 (che aveva previsto l’avvio della misura a maggio 2017), sono state a fine dicembre 2017 le dichiarazioni del consigliere economico di Palazzo Chigi, Marco Leonardi:
“L’APe volontaria partirà a inizio anno, in settimana firmiamo gli ultimi accordi”.
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A mancare sarebbero le firme di ABI e ANIA, necessarie per poter chiudere l’accordo. Una volta ottenute le firme, Ministero del Lavoro e INPS avranno bisogno dei necessari tempi tecnici per rendere operativo il provvedimento (circa due o tre settimane) La speranza è di vedere partire l’APe volontaria entro fine gennaio 2018, anche se appare più probabile un avvio nel corso del mese di febbraio. Secondo le previsioni del Governo, come ha spiegato nel corso dell’incontro con i sindacati il consigliere economico di Palazzo Chigi, Stefano Patriarca:
“Ben 53mila lavoratori, dei 276mila nuovi pensionamenti previsti per il 2019, andranno in pensione prima. L’anticipo va dai cinque mesi ai tre anni”.