Nell’era della digitalizzazione e dell’innovazione, tra i pericoli ai quali sono esposte le aziende ci sono anche quelli legati all’utilizzo “incauto” delle tecnologie. Per questo, stanno iniziando a diffondersi specifiche assicurazioni che proteggono le imprese dal cyber crime.
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Secondo una ricerca condotta da AXA Italia (“Tra volatilità e connessione: le nuove frontiere dell’innovazione per la protezione”):
- il 70% degli Italiani si sente esposto al cambiamento, accelerato dalla tecnologia;
- emerge una richiesta di supporto che coniughi protezione e innovazione, con un ruolo chiave per le assicurazioni;
- fiducia, connessione, sharing economy ma anche cyber risk come rischi/opportunità;
- il 30% degli Italiani lamenta eventi imprevedibili in ambito economico-lavorativo, salute, vita affettiva e abitazione;
- il 70% si sente esposto ad eventi improvvisi soprattutto per quanto riguarda l’abitazione (41,5%), il reddito (39,3%), la salute (36,8%) e la sfera lavorativa (34,6%);
- risulta quasi plebiscitario (90%) il ruolo dirompente svolto dalla tecnologia per prevenire l’imprevedibile.
Innovazione e cambiamento
Da sottolineare un’inversione di tendenza: dopo anni di incertezza, si accettano più positivamente il cambiamento e la volatilità. Nonostante le preoccupazioni continuino ad esistere, diminuisce la paura del futuro (dall’82% del 2013 al 76,9% del 2017): è il quarto anno consecutivo di flessione in questo senso. Al contempo riprende quota la fiducia in un futuro migliore per le nuove generazioni.
La tecnologia è il principale motore di questo cambiamento e l’innovazione apre le porte ad una diffusa domanda di supporto da parte degli Italiani per gestirlo attivamente. La nuova condizione di vita caratterizzata da alta volatilità è per la maggioranza degli Italiani (51,4%) un fattore neutro, che comporta da una parte la moltiplicazione dei rischi e dall’altra l’emergere di due possibili scenari:
- la possibilità di prevenire e gestire attivamente il rischio;
- l’aspettativa che la tecnologia renda più sostenibile il nostro modo di vivere e di consumare.
Cyber rischio e ruolo delle assicurazioni
In questo percorso di cambiamento influenzato dalla digitalizzazione, le assicurazioni vengono percepite, soprattutto dai giovani (fasce 18-24 e 25-34), come un consulente nella gestione del cambiamento, consentendo:
- di correre qualche rischio in più in sicurezza per il 18,5% dei giovani dai 25 ai 34 anni (14,4% per il totale della popolazione);
- di pianificare meglio il futuro per il 24,6% degli under 25 (14,2% di accordo da parte del totale della popolazione);
- l’11,5% degli under 25 e il 10% dei 25-34enni sarebbe molto interessato a sottoscrivere un prodotto di consulenza per la gestione del cambiamento offerto da un’Assicurazione (7,3% del totale della popolazione).
Quasi la metà degli intervistati (46,9%) si dichiara interessata a servizi di consulenza assicurativi nella gestione del cambiamento e in grado di accompagnarli nelle fasi decisive della vita con un crescente interesse verso nuovi servizi: il 66,1% degli italiani dichiara che sarebbe disposto a cambiare assicurazione in presenza di servizi innovativi o caratterizzati da tecnologie d’avanguardia.
Tra i maggiori timori legati alla tecnologia rimane la paura di perdere i propri dati: il 51,7% teme la clonazione di carte di credito e le frodi digitali; il 50% l’intrusione e gli attacchi hacker al pc e ai dispositivi connessi in rete e il 46, 2% il furto di password e codici personali.
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