Dal 22 dicembre partono i pagamenti dell’APe Social, mentre a febbraio 2018 inizieranno gli assegni a coloro che hanno presentato domanda di pensione anticipata precoci: in entrambi i casi, le prestazioni erogate riguardano istanze presentate entro il 15 luglio 2017.
Più lunghi i tempi per l’APe Volontaria: l’INPS sta aspettando gli accordi quadro del Ministero con banche e assicurazioni; quando arriveranno provvederà nei successivi 15 giorni a pubblicare la circolare applicativa e, a quel punto, sarà possibile presentare la domanda. Di fatto, quindi, l’anticipo pensionistico di mercato non partirà prima del 2018.
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APe Social e Precoci
Per quanto riguarda l’APe Sociale, dal 22 dicembre arrivano gli assegni per 9mila 839 beneficiari che hanno presentato domanda entro il 15 luglio scorso e hanno ricevuto la risposta positiva da parte dell’istituto. Si tratta del 78% degli aventi diritto: in tutto, sono 12mila 624 i lavoratori che hanno presentato la domanda di APe Social dopo aver ricevuto la certificazione del diritto (su un totale di 15mila 559 certificazioni accolte).
Significa che ci sono circa 3mila persone che, dopo aver presentato validamente domanda per la certificazione del diritto, non hanno poi proseguito inoltrando la domanda di APe social vera e propria. Le restanti 2mila 785 domande accolte verranno pagate in gennaio. Nel corso del 2018, i pagamenti seguiranno poi lo stesso calendario delle pensioni, per cui saranno effettuati il primo giorno bancabile di ogni mese.
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Le operazioni per il pagamento degli assegni di pensione anticipata precoci iniziano invece in gennaio, e i primi assegni arriveranno nel prossimo mese di febbraio. In tutti questi casi, ai beneficiari arriveranno anche gli arretrati dallo scorso primo maggio 2017. Tramite le credenziali online è possibile verificare il dato sugli arretrati che vengono messi in pagamento.
Dovranno invece attendere i prossimi mesi coloro che hanno presentato domanda dopo il 15 luglio ma entro il 30 novembre 2018. In ogni caso, in base alle anticipazioni fornite dallo stesso istituto di previdenza sulle domande presentate, tutti coloro che hanno i requisiti saranno ammessi, perché non è stato superato il tetto di risorse disponibili.
APe Volontaria
Infine, per quanto riguarda l’APe Volontaria, come detto bisogna attendere il provvedimento ministeriale con gli accordi quadro, per emanare la circolare attuativa. I tempi dovrebbero ormai essere molto stretti, l’accordo è già stata formato quindi la pubblicazione è attesa a giorni. Successivamente l’INPS emetterà la circolare applicativa entro i successivi 15 giorni. Significa che in gennaio dovrebbe partire l’intera operazione. L’istituto previdenziale annuncia anche che insieme alla circolare interpretativa metterà online lo strumento di simulazione che consente di calcolare il finanziamento richiedibile.
L’APe Volontaria, lo ricordiamo, è un anticipo sulla pensione, che verrà poi restituito con rate ventennali quando si matura l’assegno previdenziale vero e proprio. I requisiti 2018: 63 anni di età, 20 anni di contributi versati, tre anni e sette mesi al massimo alla maturazione della pensione di vecchiaia, un assegno previdenziale maturato al momento della richiesta pari ad almeno 1,4 volte il minimo.