Il 5 Agosto 2018 compirò 66 anni, onde evitare lo scatto di 5 mesi è mia intenzione fare domanda di pensione anticipata utilizzando l’APE Volontaria, per i mesi rimanenti e verosimilmente solo per il minimo, ovvero sei mesi. Considerato l’iter burocratico previsto, è possibile inoltrare domanda tramite patronato, per esempio in Aprile, specificando la data di inizio settembre 2018?
Il mio timore è che, se la faccio in Settembre, le lungaggini siano tali da arrivare al 2019 senza concludere e quindi con le ovvie conseguenze.
Non credo ci siano impedimenti specifici nel presentare la domanda per chiedere l’APe Volontaria molto prima della decorrenza desiderata. L’unico paletto previsto dalle legge, e dal decreto attuativo, è che la durata minima dell’anticipo pensionistico sia pari a sei mesi.
Detto questo, l’APe Volontaria non la mette al riparo dallo scatto di cinque mesi previsto per il 2019. Mi spiego meglio: è vero che il requisito di accesso non cambia (quindi continuerà a essere pari a 63 anni, con almeno 20 anni di contributi) ma se si allunga l’età pensionabile si prolungherà di conseguenza anche il periodo di fruizione della prestazione.
=> Requisiti pensione 2019-2020
In parole semplici: un lavoratore che accede all’APe nel 2018 evita lo scatto di cinque mesi solo nel caso in cui maturi l’età per la pensione di vecchiaia entro la fine dell’anno. Dal primo gennaio 2019, dovrà comunque conteggiare cinque mesi in più, allungando quindi il periodo di percezione dell’APe.
Proprio per questo, il decreto attuativo sull’APe Volontaria (dpcm 150/2017) prevede che, nel momento in cui si firma il contratto di finanziamento con la banca, si debba anche scegliere se chiedere o meno l’accesso la finanziamento ulteriore nel caso in cui in corso di prestazione intervenga un nuovo adeguamento delle aspettative di vita.
In pratica, sia che chieda in anticipo l’APe sia che aspetti la maturazione del requisito pieno dovrà conteggiare i cinque mesi in più dal 2019, perché non matura il diritto alla pensione entro fine 2018. Dal 2019 l’età pensionabile sarà pari a 67 anni, quindi potrà andare in pensione di vecchiaia dopo il 5 aprile 2019.
Se nel frattempo chiederà l’APe, percepirà l’anticipo pensionistico fino a quel momento, successivamente restituirà con rate ventennali sulla pensione la somma che pari al trattamento utilizzato.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz