Il tempo di approvare definitivamente la manovra di Bilancio, poi il Capo dello Stato scioglierà le Camere per procedere a nuove elezioni il 4 marzo 2018: questo lo scenario a momento più probabile per la fine della legislatura, in base al quale entro la fine dell’anno il premier, Paolo Gentiloni, dichiarerà esaurito il proprio mandato e il presidente della repubblica dichiarerà chiusa la legislatura con qualche mese di anticipo sulla scadenza naturale del prossimo marzo 2018. Il risultato, sono appunto le elezioni a inizio marzo.
=> Calendario legge di Bilancio 2018
L’accelerazione alla fine della legislatura viene impressa evitando le dimissioni del Governo per mancata fiducia in Parlamento. Ci sono due precedenti, il governo Amato del 2001 e il governo Berlusconi del 2006. Gentiloni presenterà alla Camere dimissioni solo formali, il Capo dello Stato prenderà atto della comunicazione del premier e scioglierà le Camere.
La Legge di Bilancio, dunque, resta l’ultimo atto del Parlamento prima dell’inizio ufficiale della campagna elettorale. Il calendario prevede che venga approvata in via definitiva al Senato entro il 23 dicembre.
Ricordiamo che la manovra è stata approvata dal Senato, è attualmente alla Camera che sta apportando modifiche, quindi sarà necessario un ulteriore passaggio in Senato (prevedibilmente molto breve). A Montecitorio la manovra è in discussione alla commissione Bilancio della Camera, l’approdo in Aula è previsto per martedì 19 dicembre, l’approvazione definitiva il giorno successivo, 20 dicembre, per l’ultimo voto in Senato.
Le dimissioni del premier Gentiloni avverrebbero dopo l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio, e dopo le vacanze di Natale, consentendo al capo dello Stato di sciogliere le Camere entro Capodanno. L’attuale Governo resterà in carica fino alle elezioni.