Le scadenze fiscali di novembre sono decisamente numerose: oltre 70 adempimenti entro il 30 del mese fra cui liquidazioni IVA e rottamazione (definizione agevolata). Il tax day del 30 novembre riguarda anche la cedolare secca (sempre con riferimento alla seconda o unica rata acconto 2017), l’IVIE (imposta immobili all’estero) e IVAFE (imposta attività finanziarie all’estero.
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Innanzitutto, bisogna pagare la seconda o unica rata delle imposte in dichiarazione dei redditi, quindi IRPEF, IRAP e IRES, di cui è in scadenza anche la maggiorazione del 10,5% a titolo di acconto 2017 e l’addizionale dei soggetti che operano nella ricerca e nella coltivazione di idrocarburi.
Diverse le scadenze IVA, con il pagamento dell’imposta sostitutiva del 15% per i contribuenti in regime forfettario e dei minimi.
Da pagare anche l’acconto contributivo per gli iscritti alla gestione artigiani e commercianti.Ricordiamo che per il versamento degli acconti le imprese possono scegliere fra metodo storico, che prende come riferimento l’imposta 2016, oppure metodo previsionale, con successivo eventuale ravvedimento operoso nel caso in cui le imposte versate fossero più basse rispetto al totale dovuto.0.
Altre imposte in scadenza
Trasformazione in società semplice: versamento del 60% dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP. L’imposta sostitutiva è pari all’8% o al 10,5% per le società considerate non operative in almeno due dei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al momento dell’assegnazione, cessione o trasformazione. Inoltre, le riserve in sospensione d’imposta annullate per effetto dell’assegnazione dei beni ai soci e quelle delle società trasformate sono assoggettate ad imposta sostitutiva del 13%;
Definizione liti fiscali: seconda rata, pari al 40%, della definizione delle controversie tributarie in cui è parte l’Agenzia delle Entrate prevista dall’articolo 11 del decreto 50/2017.
Rottamazione cartelle esattoriali: terza rata per chi ha aderito alla definizione cartelle esattoriali 2016. Attenzione: in base al decreto fiscale attualmente in vigore, il 30 novembre è anche il termine per rimettersi in regola nel caso in cui non siano state pagate regolarmente le rate di luglio e settembre. Nel corso della trasformazione in legge questa scadenza è stata prorogata al 7 dicembre, ma l’iter di approvazione non è ancora terminato per cui, tecnicamente, in questo momento la scadenza è il 30 novembre.