La questione esodati, i lavoratori rimasti senza pensione né stipendio in seguito alla Riforma Pensioni Fornero, non è ancora chiusa. Secondo l’ultimo report INPS, contenente i dati sull’ottava salvaguardia aggiornati al 10 ottobre 2017, le domande accolte risultano poco più di 13mila, su un totale di oltre 35mila pervenute, poco più di un terzo. Nel dettaglio sono state 35.182 le istanze pervenute, di cui 13.837 accolte e 11.842 già inviate agli interessati. Mentre il numero delle domande giacenti scende a 1.199 unità.
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Dall tabella si osserva che, con riferimento ai lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria senza versamento sono stati superati i limiti di legge per questo profilo di tutela (sono state accolte 1.270 domande su un limite di 1.200) e un sottoutilizzo complessivo dei posti a disposizione (30.700), dunque potrebbero essere accolte le richieste dei sindacati e dei Comitati degli Esodati che chiedono una ulteriore estensione delle tutele sino almeno al 2021/2022.
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Ricordiamo che l’ottava salvaguardia esodati, prevista dall‘articolo 1, comma 214, della legge 232/2016, tutela 30mila 770 lavoratori (sono arrivate oltre 34mila domande), riguarda le seguenti tipologie di lavoratori:
- 11mila collocati in mobilità o trattamento speciale edile a seguito di accordi governativi o non governativi stipulati entro il 31 dicembre 2011, oppure, in mancanza di accordi, da aziende cessate o interessate dall’attivazione di procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria o amministrazione straordinaria speciale). La cessazione dall’attività lavorativa deve essere avvenuta entro il 31 dicembre 2012 e il diritto alla pensione va perfezionato entro 36 mesi dalla fine della mobilità;
- 9.200 prosecutori volontari autorizzati entro il 4 dicembre 2011, con almeno un contributo volontario al 6 dicembre 2011, che maturano la pensione entro il 6 gennaio 2019;
- 1.200 prosecutori volontari, sempre autorizzati entro il 4 dicembre 2011, che non hanno contributi accreditati entro il 6 dicembre 2011, ma che ne abbiano almeno uno, derivante da effettiva attività lavorativa, compreso fra il 1° gennaio 2007 e il 30 novembre 2013, con maturazione della pensione entro il 6 gennaio 2018;
- 7.800 cessati dal servizio che perfezionano i requisiti utili alla decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio 2018;
- 700 in congedo per assistere figli con disabilità grave che perfezionano il requisito per la pensione entro il 6 gennaio 2019;
- 800 a tempo determinato cessati fra il 2007 e il 2011, non rioccupati a tempo indeterminato, che maturano la pensione entro il 6 gennaio 2018.
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