Fine del monitoraggio INPS sull’accesso all’APe sociale e alla pensione anticipata precoci, tutti coloro che hanno presentato validamente domanda entro lo scorso 15 luglio 2017 hanno ricevuto la risposta definitiva dall’istituto di previdenza sull’ammissione al beneficio. Quindi, chi ha ricevuto la risposta positiva può inviare la seconda domanda, quella che rappresenta la vera e propria richiesta di accesso all’APe sociale o alla pensione precoci.
Poi, dal primo giorno del mese successivo a quella di questa seconda presentazione di domanda, arriveranno gli assegni. Chi aveva già presentato contestualmente le due domande ed è stato ammesso, riceverà l’APe sociale a partire dal prossimo mese di novembre.
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Domanda APe Sociale e Precoci
Spieghiamo bene: chi ha presentato domanda entro il termine del 15 luglio, aveva ricevuto una prima risposta dall’INPS che certificava il diritto al beneficio. Non era ancora la risposta definitiva, nel senso che in seguito al monitoraggio l’INPS doveva poi comunicare l’ammissione definitiva sulla base del rapporto fra domande valide e risorse disponibili. L’operazione di monitoraggio si è conclusa, entro il termine previsto dal decreto applicativo (il 15 ottobre).
Quindi, in teoria, tutti coloro che avevano ricevuto una precedente certificazione del diritto al beneficio pensionistico, hanno ricevuto una seconda risposta dall’INPS che contiene l’accoglimento definitivo della domanda, piuttosto che il rigetto (che in questo caso è motivato dalla mancanza di risorse finanziarie). Agli ammessi al beneficio, con questa seconda risposta l’INPS ha anche comunicato la prima decorrenza utile.
Esito monitoraggio INPS
Non è chiaro quali sono i risultati del monitoraggio, quindi non si sa se tutte le domande considerate valide siano state accolte o meno. In realtà, le risorse disponibili sono sufficienti per circa 60mila assegni previdenziali, fra APe sociale e pensione anticipata precoci, e le domande presentate sono state più di 66mila. Non c’è quindi una gran differenza fra le due cifre, e in considerazione di un fisiologico numero di domande prive dei requisiti, si può ritenere che tutti gli aventi diritto risultino coperti dalle risorse a disposizione.
Attenzione, perché nei giorni scorsi ci sono state polemiche per l’eccessivo numero di domande rigettate, anche in base a interpretazioni considerate restrittive, e sembra che l’INPS abbia dovuto di conseguenza procedere a un riesame, certificando il diritto a lavoratori che in un primo momento erano stati esclusi.
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C’è una nota ufficiale del Ministero del Lavoro (datata 13 ottobre) che richiede espressamente all’INPS di procedere nella valutazione della domanda senza applicare interpretazioni restrittive.
Comunque sia, il prossimo 25 ottobre è in programma una riunione operativa con il ministero che sarà la sede in cui l’INPS presenterà ufficialmente ai rappresentanti del Governo il risultato del monitoraggio. E’ quindi ipotizzabile che entro fine mese siano definitivamente noti i numeri precisi dell’operazione.