Cambiano i documenti che i lavoratori addetti a mansioni usuranti devono presentare per ottenere il relativo beneficio previdenziale: le nuove regole sono contenute nel decreto del Ministero del Lavoro che attua le disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2017. Si tratta della pensione anticipata usuranti che, in base alle novità introdotte da quest’anno, spetta a coloro che hanno svolto i lavori faticosi per almeno sette anni negli ultimi dieci dell’attività lavorativa, oppure per la metà della vita lavorativa complessiva. La manovra ha anche eliminato la finestra mobile e l’adeguamento alle aspettative di vita fino al 2025.
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Domanda pensione usuranti
Il decreto ministeriale dello scorso 20 settembre è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 ottobre. In base al provvedimento, la documentazione da produrre cambia a seconda dell’anno in cui è stato instaurato il rapporto di lavoro, diversa per i lavori del pubblico e del privato.
Lavoro privato. Coloro che hanno iniziato a svolgere lavori usuranti dopo l’11 gennaio 2008, non devono presentare nessuna documentazione. L’INPS e l’ispettorato del lavoro sono n grado di fare tutte le verifiche del caso attraverso l’elaborazione delel comunicazioni dei datori di lavori. Coloro che invece hanno iniziato a lavorare prima di questa data devono presentare almeno uno dei seguenti documenti: libro matricola, libro unico del lavoro, libretto di lavoro, ruolo di equipaggio, comunicazione al centro per l’impiego su cessazione o variazione del rapporto di lavoro. In tutti i casi (indipendentemente quindi dalla data di inizio del rapporto di lavoro), bisogna allegare il contratto di lavoro individuale con l’indicazione di inquadramento e mansioni lavorative). Gli addetti ai turni che prestano lavoro notturno (articolo 1, comma 2, lettera g, Dlgs. 66/2003), invece di quest’ultimo documento devono presentare il contratto di lavoro individuale con l’indicazione del contratto collettivo nazionale, territoriale, o aziendale e il livello di inquadramento, e un prospetto di paga con indicazione delle maggiorazioni per lavoro notturno.
I conducenti di veicoli adibiti al servizio pubblico di trasporto collettivo con oltre 9 posti devono presentare almeno uno dei seguenti documenti: libro matricola, libro unico del lavoro, libretto di lavoro.
Per quanto riguarda invece i dipendenti pubblici, le regole restano le stesse praticate fino ad oggi, per cui bisogna presentare la certificazione del datore di lavoro che attesti lo svolgimento delle mansioni usuranti, il servizio svolto e le retribuzioni percepite.
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Ricordiamo che l’eliminazione della finestra mobile consente agli addetti a lavori usuranti di andare in pensione con la quota 97,6, un minimo di 35 anni di contributi e un’età pari ad almeno 61 anni e 7 mesi, nel caso dei lavoratori dipendenti, e la quota 98,6 (sempre 35 anni di contributi ma con età minima a 62 anni e 7 mesi) per gli autonomi. Il requisito è più alto per i lavoratori notturni che fanno meno di 78 turni notturni nell’arco dell’anno, ai quali si applica la quota 98,6 (dipendenti) o 99,6 (autonomi) se fanno da 72 a 77 notti, oppure 99,6 (dipendenti) o 100,6 (autonomi) se le notti sono fra 64 e 71. Tutti questi requisiti restano uguali fino al 2026, senza applicazione di eventuali scatti per l’aumento delle aspettative di vita.
Per il resto, il decreto recepisce le novità relative alla trasformazione delle DTL (direzioni territoriali del Lavoro), confluite nell’Ispettorato nazionale del Lavoro.
in Gazzetta Ufficiale