Editoria online con IVA al 4% sui servizi di accesso a pubblicazioni tramite banca dati elettronica in abbonamento, esenzione soltanto per le funzioni gratuite di ricerca, che non consentono la fruizione integrale del contenuto. La precisazione viene fornita dall’Agenzia delle Entrate in risposta a specifico interpello, con la Risoluzione del 28 settembre 2017. Il quesito riguardava la corretta interpretazione del comma 667 della legge 190/2014 (Finanziaria 2015) sull’IVA al 4% per gli e-book estesa alla stampa.
=> Editoria digitale, la normativa sull’IVA al 4%
Editoria con IVA al 4%
Il punto riguarda la corretta tassazione da applicare ai diritti di accesso a una banca dati che rende disponibili solo su abbonamento pubblicazioni e articoli.
L’Agenzia delle Entrate ricorda che l’IVA al 4%, in base alla legge, si applica a giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici, identificati da codice ISBN o ISSN e veicolati attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica. Non solo: come specificato dalla circolare 20/2016 delle Entrate, il codice ISBN o ISSN è un elemento necessario, ma non sufficiente. Il prodotto editoriale deve anche avere le caratteristiche distintive tipiche dei giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri, periodici, che sono:
- giornali e notiziari: cadenza quotidiana, registrazione presso il competente tribunale;
- dispacci agenzie di stampa: invio giornaliero di informazioni desunte dalla stampa quotidiana o periodica;
- libri: prodotti che si caratterizzano per avere una funzione divulgativa o scientifica;
- periodici: prodotti registrati come pubblicazioni ai sensi della legge 47/1948, che presentano il requisito della cadenza periodica e hanno contenuto divulgativo.
Consultazione premium
La nuova Risoluzione delle Entrate chiarisce adesso che l’IVA al 4% si applica anche ai servizi di messa a disposizione online (per un periodo di tempo determinato) dei prodotti editoriali sopra menzionati. Ad esempio, la fruizione dei prodotti editoriali tramite siti web o piattaforme e biblioteche elettroniche che prevedono funzioni aggiuntive come ricerca interna, commento e stampa. Quindi, la messa a disposizione tramite banca dati di prodotti editoriali con le caratteristiche sopra riportate rientra nell’applicazione dell’IVA al 4%.
Fonte:Risoluzione Entrate