L’obiettivo finale di realizzazione di almeno 560 progetti in sei anni ha, quale peculiarità, l’adozione di procedure semplificate per garantire l’accesso agevolato delle Pmi ai finanziamenti europei, assicurandone la fruizione in regime di trasparenza.
Inoltre, prevede anche un impegno da parte delle autorità nazionali competenti, che dovranno attuare congiuntamente i programmi e le attività di ricerca e sviluppo avviati a livello nazionale, con contribuzione al finanziamento dell’attuazione congiunta del programma comune Eurostars.
Ciò implicherà la realizzazione, qualora già non esista, di una struttura di esecuzione propria con la quale la Commissione dovrà raggiungere un accordo generale contenente le modalità dettagliate di utilizzazione dei contributi Ue.
Trascorsi due anni dall’inizio del programma, la Commissione dovrà effettuare una valutazione intermedia dei processi attuati rispetto agli obiettivi prestabiliti, fornendo eventuali raccomandazioni sul rafforzamento della gestione scientifica e sull’integrazione finanziaria nonché sulla sua accessibilità per le Pmi, senza, tuttavia, imporre o suggerire modalità eccessivamente onerose per i partecipanti soprattutto se trattasi proprio di Pmi.
All’interno di questo quadro generale di cooperazione europea, si distingue il settore dei ai servizi tecnologici nel campo della domotica e dell’assistenza hi-tech agli anziani, in quanto nuova tecnologia applicata in un contesto non professionale di sicuro futuro sviluppo, visto il progressivo innalzarsi dell’età media della nostra popolazione.
Potendo beneficiare le Pmi di un canale preferenziale destinato ad approfondire le attività di ricerca in questo settore, esse potranno mettere a punto le migliori tecnologie assistive con uno sbocco di tutto rispetto nella domotica, aiutando a creare supporti sempre più rispondenti alle esigenze delle persone anziane e un indotto tale da realizzare un vero e proprio “business” con buona soddisfazione delle aspettative comunitarie.