Protocollo strategico a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, per stimolare il mercato dell’export PMI che cresce lentamente (dati ICE, Istituto Commercio Estero): lo hanno siglato Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico. Obiettivo, individuare e accompagnare sui mercati internazionali 10mila nuovi esportatori in un triennio.
L’intesa, in linea con la Riforma delle Camere di Commercio, prevede di aiutare le imprese a individuare i mercati di interesse e aumentare le proprie quote di mercato.
Come ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello:
«Molte aziende italiane hanno tutti i numeri per esportare ma hanno bisogno sempre più di soggetti che sui territori siano in grado di assisterle a muovere i primi passi.
Accanto agli altri organismi pubblici e privati, le camere di commercio potranno ora meglio raggiungerle e prepararle per l’estero attraverso iniziative di informazione, formazione, supporto organizzativo e assistenza alle imprese, con particolare riguardo a quelle di minori dimensioni, alle start up ed alle imprese organizzate in filiere e reti».
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Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo Sviluppo Economico, ha spiegato che il protocollo rientra nel programma strategico avviato nel 2014 per il supporto dell’internazionalizzazione delle imprese.
«Un disegno che ha già portato notevoli risultati, sia per la costante crescita registrata dalle nostre esportazioni che per l’aumento del numero di investimenti esteri in Italia.
In questo contesto, assume particolare rilevanza il ruolo svolto dall’ICE, vero e proprio collante fra gli attori del sistema per l’internazionalizzazione, che ha tra i principali obiettivi proprio quello di aumentare il numero delle nostre imprese esportatrici».
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Export italiano
Secondo gli ultimi dati ISTAT, nel primo semestre 2017 crescita dell’8%, con punte del 36,2% nelle Isole. Numerosi positivi anche nel Nord e nel Centro Italia, mentre il Mezzogiorno segna un modesto +0,5%. Le regioni traino sono Lombardia (+7,4%), Piemonte (+11,3%), Emilia-Romagna (+6,4%), Veneto (+6,1%), Lazio (+15,5%) e Toscana (+8,8%). I numeri più negativi in Basilicata (-10,1%) e Molise (-39,8%).
Verso i mercati UE (export +7,2%) le Regioni più attive sono Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, mentre verso i mercati extra-europei (+9,1%) spiccano sempre la Lombardia, seguita da Piemonte, Lazio, Toscana e Sicilia. Più nel dettaglio, forniscono un impulso positivo all’export nazionale le vendite della Lombardia verso gli Stati Uniti, dal Piemonte verso la Cina, da Lazio e Lombardia verso la Germania.