Affitti brevi, tassa Airbnb da ottobre

di Noemi Ricci

11 Settembre 2017 11:19

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Tassa Airbnb, confermato l'avvio il 16 ottobre per la cedolare secca al 21% sugli affitti brevi e per le sanzioni agli inadempienti.

La manovra correttiva della Legge di Stabilità 2017 (Dl 50/2017) ha introdotto novità in tema di tassazione per gli affitti brevi (fino a 30 giorni) gestiti attraverso piattaforma come il ben noto Airbnb, o altro portale web o intermediario, ora obbligati al versamento della cedolare secca al 21%.

Il provvedimento ha una previsto una nuova procedura con maggiori adempimenti per gli intermediari con l’obiettivo di fare in modo che tale imposta sull’affitto venga effettivamente versata all’Erario, diversamente da quanto avvenuto finora. Per lo scopo sono state disposte sanzioni per l’intermediario inadempiente fino a 2.000 euro.

=> Affitti brevi: istruzioni per la tassa

Inizialmente la prima scadenza al 17 luglio per il versamento della ritenuta del 21% sui canoni incassati a giugno dagli operatori che gestiscono contratti e pagamenti, poi si è convenuto di applicare i tempi dello Statuto dei contribuenti, evitando accertamenti e sanzioni sul mancato adempimento fino al 12 settembre, ovvero per i tre mesi successivi all’entrata in vigore del Dl 50/2017. Dunque la prima vera data per il via al nuovo adempimento scatterà il 16 ottobre per i canoni gestiti in settembre.

Intanto, in questi giorni sul tema si è tenuto il primo tavolo di concertazione tra Ministero dell’Economia e Finanze, Agenzia delle Entrate, portali e agenti immobiliari, durante il quale è stato confermato l’avvio immediato, in vista della scadenza del 16 ottobre, della formazione per gli agenti immobiliari sull’applicazione della “tassa Airbnb”.

=> Cedolare Secca: cos’è e guida al calcolo

A margine dell’incontro il presidente degli agenti immobiliari Fiaip, Paolo Righi, ha riferito:

«Le guide per noi agenti partiranno entro il 20 di questo mese ma abbiamo anche chiesto di evitare del tutto l’adempimento. Però non sembra sia possibile». «In ogni caso – aggiunge Righi – l’evasione verrà fermata dalle comunicazioni che gli agenti e i portali faranno a inizio 2018 sui contratti 2017, quindi non c’è da temere perdita di gettito».

Il viceministro Luigi Casero spiega:

«Diciamo che è l’inizio di un tavolo per affrontare tutti i temi dal punto di vista tecnico e risolvere le difficoltà, anche con leggi e circolari. Forse basta l’applicazione dello Statuto del contribuente ma tutto questo, appunto, va valutato. Riteniamo che si debba intervenire con una digitalizzazione complessiva del sistema e questo dell’immobiliare è un elemento importante. Cedolare e sostituto d’imposta rendono tutto più semplice, quindi si tratta di scelte irrinunciabili e cerchiamo il modo migliore per definire i comportamenti».