“Hanno fatto quello che ci avevano promesso. Le 48 ore dichiarate da Credimi per liquidare il finanziamento sono reali”.
Davide Romeri, fondatore di Akinda, racconta così come la sua azienda abbia ritrovato fiducia nella possibilità di ottenere credito in tempi rapidi, dopo anni di frustrazioni.
“Se penso al sistema bancario tradizionale, alle tempistiche con le quali gli istituti di credito prendono una decisione, senza contare la quantità di documenti richiesti, raggiungiamo soglie quasi grottesche. Credimi, al contrario, garantisce una risposta rapida. E mette l’imprenditore nelle condizioni di fare il suo mestiere: cioè, dedicarsi allo sviluppo del business”.
Akinda è un’agenzia digitale fondata a Milano nel 1998.
“Il nostro lavoro è stato, fin dall’inizio, quello di vendere idee ad altre aziende. Nel 2014, però, abbiamo deciso di realizzare con le nostre forze una di queste idee. Siamo diventati editori specializzati nella produzione di album di figurine. E oggi – precisa Romeri – quell’attività è la prima voce del nostro fatturato”.
Non è sempre andato tutto liscio. Specie nei rapporti con le banche, dopo il 2008. Lo scoppio della crisi finanziaria negli Stati Uniti ha congelato i flussi di prestito interbancario, con evidenti ripercussioni sul mondo imprenditoriale.
“In questi anni, abbiamo dovuto dedicare alla ricerca di finanziamenti molte più tempo di quanto avremmo voluto. Ha significato, in definitiva, rubare risorse allo sviluppo dell’azienda”.
Conclude così il fondatore di Akinda, che racconta di essersi messo alla ricerca di un canale di accesso al credito alternativo. Più veloce e in grado di “arrivare al dunque” velocemente. Da qui, l’incontro con Credimi.
“Siamo un’azienda che cerca di facilitare la vita delle altre aziende – sintetizza Ignazio Rocco, ceo della società -. Proponiamo un servizio che consente di anticipare i crediti commerciali in 48 ore, senza muoversi dall’azienda, attraverso una piattaforma online. E non ci sono costi fissi di alcuna natura”.
Funziona così.
“Quando il cliente chiede un finanziamento – e può farlo a qualsiasi ora del giorno, interamente online, ovunque si trovi, con pochissimi dati, precisa Rocco – ottiene una risposta in 48 ore. Se è positiva, riceve un plafond creditizio a disposizione per anticipare i propri crediti. Non ha nessun obbligo e non paga nulla per utilizzare quel plafond”.
C’è solo il costo dell’anticipo della fattura, che è chiaramente indicato. Un esempio? Per una fattura di 30mila euro a 90 giorni, considerando un livello di rischio medio, l’imprenditore paga dall’1% all’ 1,5%, cioè dai 300€ ai 450€ tutto compreso, senza altri costi fissi.
“I costi – conclude Romeri – sono sostanzialmente in linea con quelli di accesso al credito bancario tradizionale”.
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A cura di Pieremilio Gadda