Mi è stata chiesta la certificazione antimafia dall’Asl per cui la mia società lavora. A chi va richiesta e qual è la procedura?
Le norme in merito alla certificazione antimafia (aggiornate con D.Lgs. n. 153/2014), con l’avvio della Banca Dati Nazionale Antimafia (B.D.N.A.), prevedono che la comunicazione semplice venga rilasciata dalla Prefettura attraverso l’acquisizione telematica dei dati mediante le banche dati del CED interforze del Ministero dell’Interno di concerto a quella delle Camere di Commercio. In questo caso, la certificazione antimafia ha una validità di 6 mesi dalla data del rilascio.
Il rilascio è immediato quando non emergono cause di decadenza, sospensione o divieto di cui all’art. 67 (o il tentativo di infiltrazione nell’ipotesi di informazione antimafia). La documentazione antimafia è rilasciata:
- dal Prefetto della provincia in cui le persone fisiche, le imprese, le associazioni o i consorzi risiedono o hanno la propria sede legale;
- dal Prefetto della provincia in cui è stabilita una sede secondaria con rappresentanza stabile nel territorio dello Stato, per le società costituite all’estero di cui all’art. 2508 c.c.;
- dal Prefetto della provincia in cui i soggetti richiedenti hanno la sede, per le società costituite all’estero e prive di una sede secondaria con rappresentanza stabile nel territorio dello Stato.
Nei casi in cui non è richiesta l’Informazione Antimafia, nei contratti e subcontratti relativi a lavori, servizi o forniture dichiarati urgenti e per i provvedimenti di rinnovo conseguenti a provvedimenti già disposti, si può ricorrere anche alla autocertificazione antimafia (di cui all’art. 89 del D.Lgs 159/2011) che attesti che nei propri confronti non sussistono le cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 67.
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I soggetti obbligati a richiedere il rilascio dell’Informazione Antimafia devono invece presentare opportuna documentazione che deve riportare l’indicazione del direttore tecnico, ove previsto, e deve riferirsi in tutti i casi anche ai familiari conviventi. La richiesta deve essere fatta allegando alcuni documenti:
- modello di richiesta informazioni articolo 91 D.L. 159/2011;
- dichiarazione sostitutiva di iscrizione alla Camera di Commercio;
- copia della visura camerale aggiornata che comprenda tutti i nomi di tutti coloro che ricoprono cariche all’interno della società o dichiarazione sostitutiva del rappresentate legale che contenga tutte le informazioni;
- copia della documentazione di soggetti interessati dalla verifica antimafia, comprendente tutte le generalità.
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Chiedi all'espertoRisposta di Noemi Ricci