Il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, fondata dal magnate Jack Ma, inizia a fare sul serio e sfida apertamente l’altro gigante del commercio elettronico Amazon. Se da una parte Amazon ha quasi il monopolio del commercio elettronico occidentale, dall’altra parte c’è da considerare che la Cina è il più grande mercato del mondo per l’e-commerce che da sempre suscita un grande interesse.
=> Vendere online su Amazon: regole e fiscalità
Sottolineiamo tuttavia una grande differenza tra Amazon ed Alibaba, il primo è un retailer che vende di tutto, mentre il secondo è un marketplace che consente a domanda e offerta di incontrarsi.
Di fatto già monopolista incontrastata in Cina, ma nicchia di basso rilievo sul mercato occidentale, Alibaba stima di raggiungere entro dieci anni una penetrazione del 50% presso tutti i mercati non cinesi, dando filo da torcere ad Amazon, e per il prossimo futuro, ovvero i prossimo 12 mese, Jack Ma ha annunciato una crescita record dei ricavi del +50%.
A favore di Alibaba una normativa sulla privacy meno vincolante di quella presente in occidente e una grande capacità di trarre vantaggio competitivo dai Big Data: gli operatori commerciali che vendono attraverso le piattaforme di Alibaba accedono ai dati e li forniscono alle imprese manifatturiere che li utilizzano per capire come evolve la domanda e come gestire di conseguenza la produzione, ottimizzando le scorte, i costi e la qualità.
=> Vendere nel mercato cinese
Lo scontro è dunque aperto, l’esito è però incerto anche perché il terreno di battaglia sarà quello statunitense dove il diverso quadro legale, rispetto a quello cinese, potrebbe alimentare quella diffidenza innata che gli utenti occidentali nutrono verso il Made in China (anche se Alibaba negli Usa non venderà necessariamente prodotti cinesi).