Completato il finanziamento dei voucher per la digitalizzazione di micro imprese e PMI, con la delibera del CIPE che assegna 67,46 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020, che si aggiungono ai 32,54 milioni di euro a carico del Programma operativo nazionale (PON): sono disponibili i 100 milioni di risorse 2017 da tradursi in “voucher IT”, che le PMI possono utilizzare per effettuare interventi di ristrutturazione informatica, digitalizzazione dei processi, formazione e acquisto di hardware, software e servizi di connettività e banda larga.
=> Voucher PMI per la digitalizzazione, le regole
Si tratta, lo ricordiamo, della misura inserita nel Dl 145/2013, il Destinazione Italia, che prevede voucher IT fino a 10mila euro per impresa per l’acquisto di hardware e software. Il contributo è riservato alle PMI con sede legale in Italia, sono escluse le imprese dei settori di agricoltura e pesca, l’azienda non deve essere sottoposta a procedure concorsuali.
I voucher IT per le PMI finanziano il 50% delle spese ammissibili per la digitalizzazione. Molto in sintesi, hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati a:
- digitalizzazione dei processi aziendali;
- modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, con particolare riferimento all’utilizzo di strumenti tecnologici e all’introduzione di forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
- software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete;
- servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di e-commerce.
I 100 milioni stanziati per il 2017 sono stati ripartiti fra le diverse Regioni dal CIPE (comitato interministeriale programmazione economica) in base al numero di imprese registrate presso le Camere di Commercio.
I termini di presentazione delle domande saranno comunicati dal ministero dello Sviluppo economico, che fornirà anche i moduli da utilizzare. Tutte le modalità di partecipazione al bando (le domande si presentano al ministero dello Sviluppo Economia in via telematica) erano già state dettagliate dal decreto ministeriale del 23 settembre 2014.