Circuiti fotonici integrati ad alta densità, chip al fosfuro di indio, oltre 60 componenti ottici discreti. Sembrano termini fantascientifici, eppure il risultato che si vuole raggiungere è reale: una rete a fibra ottica in grado di trasmettere dati a una velocità di 100 Gigabit al secondo, quasi dieci volte quanto raggiunto finora.
È questo l’obiettivo di Infinera, startup americana di recente quotata in borsa e definita dagli addetti ai lavori come una “Intel della fibra ottica” per l’apporto innovativo che sta cercando di portare nel settore della connettività.
Il successo del suo PIC (Photonic Integrated Circuit) porterebbe infatti a una rivoluzione nel modo in cui utenti e aziende utilizzano la rete, portando a livelli superiori la rapidità di trasmissione di contenuti e informazioni. Un miglioramento che farebbe comodo soprattutto in tutti quei contesti in cui ci si trova ad operare con elevate moli di dati.
E non si guarda solo agli Stati Uniti. Infinera, che offre già i suoi servizi negli USA, guarda infatti anche ad altri mercati: «Operiamo in un mercato dalle potenzialità di sviluppo enormi. Per il futuro guardiamo con grande fiducia al mercato europeo e dell’area Asia Pacific».