Non solo nuovi stili di lavoro: nella imprese di oggi a cambiare sono anche le tecniche di gestione del personale, sempre più legata alla misurazione dei ROI delle risorse umane. Già a partire dall’inserimento in azienda dei nuovi assunti (On-boarding). Secondo l’analisi effettuata dal Top Employers Institute, ai nuovi arrivati si riserva con frequenza crescente uno specifico iter di formazione, con scadenze, verifiche e valutazioni, che possono durare anche un anno intero.
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Ancora prima dell’assunzione:
- il 95% consegna un manuale esplicativo dettagliato sull’azienda;
- il 67% delle aziende consegna informazioni, manualistica, regolamentazione aziendale e schemi sui percorsi di carriera;
- il 23% permette l’accesso a un portale di on-boarding per far conoscere in dettaglio l’identità e le caratteristiche dell’azienda e quale sarà la sua futura realtà professionale.
Nel percorso di inserimento nell’azienda, durante la prima settimana:
- il 76% coinvolge i top manager nella presentazione dei neo assunti ai colleghi;
- il 71% organizza pranzi di benvenuto con tutto il team;
- il 44% assegna un tutor al nuovo assunto;
- il 57% chiede al neo assunto una valutazione sull’accoglienza e sulle prime impressioni della vita in azienda.
=> Incrementare il rendimento delle risorse umane
Durante i primi tre mesi di lavoro:
- l’89% effettua monitoraggi costanti;
- Il 70% organizza meeeting con l’Executive management;
- Il 59% promuove attività di condivisione sui social media.
Dopo un anno di lavoro:
- il 68% delle aziende valuta il nuovo assunto tramite KPI (Key Peerformance Indicator: indicatore-chiave di prestazione);
- nel 58% delle aziende sono previste valutazioni da parte del management;
- nel 58% delle aziende sono previste sessioni di follow up a un anno dall’assunzione, preludio a successivi piani di sviluppo e percorsi di carriera.
Massimo Begelle, Deputy Country Manager Italy di Top Employers Institute, spiega:
«I dati della ricerca confermano che l’On-boarding si sta affermando tra le aziende più evolute come una priorità aziendale e strumento di attrazione e fidelizzazione di talenti. Un processo di On-boarding efficace e ben strutturato significa la possibilità di avere più rapidamente dipendenti pienamente produttivi e consapevoli della cultura aziendale e rappresenta un investimento proattivo, che si traduce in una crescita anche a livello aziendale».
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David Plink, CEO di Top Employers Institute, aggiunge:
«In una situazione di mercato in cui i candidati hanno sempre più accesso alle informazioni relative all’azienda in cui andranno a lavorare, un percorso di On-boarding che valorizzi l’integrazione sociale e culturale dei nuovi assunti rappresenta un importante elemento di attrazione e fidelizzazione dei talenti e aumenta sensibilmente l’appealing aziendale».
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