Dal prossimo autunno le visure del Registro Imprese riporteranno l’indicazione del rating legalità, attribuito dall’Antitrust: si tratta di un nuovo servizio, frutto dell’accordo fra Infocamere e Agcom, Autorità Garante della Concorrenza, che consente di avere nuove informazioni per mettere a fuoco il profilo di affidabilità delle aziende. Il rating di legalità è stato introdotto nel 2012 e ha l’obiettivo di misurare il rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.
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In pratica, sono le imprese che richiedono il rating, che viene attribuito dall’Autorità garante della Concorrenza, misurando in stellette il comportamento aziendale sul fronte del rispetto della legalità. Ci sono una serie di requisiti, in base ai quali l’Authority assegna il punteggio e le conseguenti stellette, da una a tre. Sono 3460 le imprese (dato aggiornato a fine aprile 2017) in possesso di un rating di legalità, per lo più concentrate in cinque regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Puglia, Lazio.
Molto alta la percentuale di adesioni fra le PMI: il 90% delle imprese con rating di legalità è rappresentato dalle PMI, con una maggioranza di aziende di piccola dimensione (fino a 50 addetti e 10 milioni di fatturato). Buona presenza delle imprese del manifatturiero, che rappresentano il 40% del rating di legalità.
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Per quanto riguarda l’alta adesione di PMI, oltre la metà delle imprese con rating di legalità, per la precisione il 52,1%, è rappresentato da piccole imprese, a cui si aggiunge un 36% di medie imprese. Le grandi aziende sono il 10,7%, mentre è molto bassa (1,2% ) la partecipazione delle micro imprese.
Per accedere al rating di legalità le imprese devono avere un fatturato minimo di 2 milioni di euro nell’ultimo esercizio ed essere iscritte nel Registro delle Imprese da almeno due anni. La domanda si presenta per via telematica all’Antitrust, utilizzando l’apposito formulario pubblicato sul sito. Il rating dura due anni, e viene revocato nel caso in cui si perdano i requisiti necessari per il numero di stellette attribuito.
Sul sito dell’Authority per la Concorrenza è pubblicato e costantemente aggiornato l’elenco delle imprese in possesso del rating di legalità. L’informazione dal prossimo autunno entrerà automaticamente a far parte delle visure camerali delle Camere di Commercio, migliorando qualità, completezza e trasparenza delle informazioni presenti nelle banche delle Camere di Commercio, perseguito attraverso l’integrazione di informazioni sulle imprese gestite da altre Pubbliche Amministrazioni.