Il sostegno alle imprese italiane che puntano all’internazionalizzazione e all’export verso paesi esteri anche extra UE da parte di SIMEST – società che insieme a SACE costituisce il polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP – sta portando interessanti risultati anche per questo 2017.
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Nel solo mese di maggio:
- sono state avviate verso il commercio con i mercati esteri 23 aziende italiane;
- sono state sostenute operazioni commerciali in 11 Paesi per un totale di finanziamenti pari a 6,7 milioni di euro. Tra le principali mete: Albania, Brasile, Cina, Colombia, Emirati Arabi, Giappone, Messico, Qatar, Serbia, Svizzera e USA.
I finanziamenti, pari complessivamente a oltre 6,7 milioni di euro, hanno riguardato:
- 3 Studi di fattibilità,
- 12 Partecipazioni a Fiere e Mostre,
- 6 Inserimenti sui mercati extra-UE,
- 4 Patrimonializzazioni PMI.
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Tra le aziende finanziate:
- System Engineering Solutions Srl di Lissone (MB), la più grande realtà italiana (e la seconda in Europa) nella progettazione e produzione di apparati a radiofrequenza per la diffusione del segnale radiotelevisivo, sia analogico che digitale che, grazie al Gruppo CDP, entrerà sul mercato brasiliano;
- Plissé Spa, società padovana attiva nel mercato del total look femminile dal 1988 con le collezioni “Sfizio” e “Beatrice B.” e con il più recente marchio “Spirito Libero” in commercio dal 2011 che, grazie al finanziamento di 1,8 milioni di euro di SIMEST, potenzierà la sua presenza sul mercato USA;
- 3TI Progetti Italia Spa società romana di ingegneria, specializzata in servizi di consulenza nella pianificazione, progettazione e project&construction management d’infrastrutture per trasporto (ferrovie, aeroporti, porti e strade), infrastrutture sociali, risorse idriche e ambientali che con un finanziamento da 1,5 milioni di euro si insedierà con una presenza commerciale stabile in Qatar;
- Colmar Technik Spa di Rovig, società che opera sia nella costruzione di macchine per la manutenzione delle linee ferroviarie che nel riciclaggio del rottame e, con il finanziamento di SIMEST di 300mila euro complessivi, ha realizzato due diversi studi di fattibilità per l’apertura di una sede stabile sia in Colombia, sia in Cina.