Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ai decreti di Riforma del Terzo settore. Si tratta di tre distinti schemi di decreti legislativi su Impresa sociale, Cinque per Mille Irpef e Codice del Terzo settore. Dopo tre anni di discussioni e confronti, la legge delega di riforma del Terzo Settore prende finalmente forma con uno stanziamento di 190 milioni di euro: 105 milioni a copertura delle misure fiscali e tributarie di maggior favore, il resto per il Fondo progetti per gli ETS, i Centri di Servizio per il Volontariato, l’istituzione e il funzionamento del Registro Unico del Terzo Settore e il Fondo per il Servizio Civile Universale.
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Codice del Terzo Settore
La legge delega, approvata dal Governo il 6 giugno 2016, dava tempo 12 mesi all’Esecutivo per adottare i decreti legislativi attuativi, ora approvati dal CdM, come annunciato anche un comunicato del Ministero del Lavoro nel quale si sottolinea come il provvedimento più importante sia quello del Codice del Terzo Settore attraverso il quale si introduce una disciplina uniforme per gli Enti di Terzo Settore (ETS), sia per la parte civilistica che per quella fiscale. Finora aveva trovato attuazione solo il decreto recante l’istituzione e la disciplina del Servizio Civile Universale.
Tra le novità di maggiore rilievo vengono citate:
- l’acquisizione facilitata della personalità giuridica per le Associazioni;
- l’ampliamento dei settori di attività di interesse generale in cui possono operare gli Enti Terzo Settore (ETS);
- la nascita delle Reti associative;
- l’istituzione e la regolamentazione del Nuovo Registro Unico del Terzo Settore;
- la riforma dei Centri di Servizio per il Volontariato;
- la nascita di un Fondo per sostenere i progetti e le iniziative degli ETS;
- una riforma del regime fiscale degli Enti di Terzo Settore;
- l’introduzione di un “social bonus” per la valorizzazione degli immobili pubblici destinati agli Enti di Terzo Settore;
- la nascita dei “titoli di solidarietà” quali strumenti per orientare il risparmio verso le opere degli Enti di Terzo Settore;
- un aumento delle detrazioni e deduzioni per le erogazioni liberali destinate agli ETS;
- l’abolizione della tassa di registro per le transazioni di immobili di una parte degli Enti di Terzo Settore.
Impresa sociale
Con riferimento all’impresa sociale le novità riguardano:
- l’ampliamento dei campi di attività;
- l’introduzione della possibilità di ripartire, seppur in forma limitata, gli utili;
- le misure fiscali agevolative per chi investe nel capitale sociale delle imprese sociali e defiscalizzazione degli utili reinvestiti.
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Cinque per mille
Il nuovo Cinque per mille presenta invece le seguenti novità:
- accesso al beneficio del cinque per mille attraverso l’iscrizione nel Registro Unico del Terzo Settore;
- accelerazione delle procedure di erogazione dei contributi;
- introduzione di una soglia minima dell’importo erogabile sulla base delle scelte del contribuente e modalità di riparto dell’inoptato;
- trasparenza delle informazioni sull’utilizzo del contributo ricevuto, sia per i beneficiari che per l’Amministrazione erogatrice.
Fonte: Governo.it.