In relazione all’APe Social, vorrei sapere se il requisito di accesso per addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza può essere considerata in caso di assistenza a disabile familiare convivente oppure se questa voce si riferisce solo ad una condiziona lavorativa. In pratica se viene riconosciuto il lavoro di accudimento domestico svolto in più, oltre un rapporto di lavoro esterno alla famiglia.
Il requisito a cui lei fa riferimento si riferisce esclusivamente all’assistenza di un familiare convivente (caregiver familiare o informale) e non a una condizione lavorativa. La convivenza deve durare da almeno sei mesi e l’assistenza deve riguardare un parente di primo grado (coniuge, figlio o genitore) con handicap grave, come definito dall’articolo 3, comma 3 della legge 104/1992, quindi una «minorazione, singola o plurima» che «abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione».
=> Pensione caregivers: quali requisiti?
Le ricordo che gli altri requisiti necessari, per i lavoratori nella condizione sopra descritta (prevista dal comma 179, lettera c, della Legge di Stabilità 2017) sono: 30 anni di contributi, almeno 63 anni di età, al massimo tre anni e sette mesi al raggiungimento della pensione di vecchiaia, la cessazione dell’attività lavorativa.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz