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730 precompilato: come controllare i dati

di Barbara Weisz

Pubblicato 20 Aprile 2017
Aggiornato 27 Aprile 2017 09:58

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Dati nel 730 precompilato e spese indicate nel foglio riepilogativo ma non utilizzate, da aggiungere a mano: come verificare la correttezza della dichiarazione dei redditi online.

Fra le novità del 730/2017 precompilato c’è l’inserimento di molte voci che danno diritto a detrazioni o agevolazioni fiscali: più spese mediche, ottici, veterinari, bonus edilizia ed energia sulle parti comuni degli edifici. Ma attenzione: conviene sempre verificare voce per voce se le informazioni sono state inserite correttamente. Facciamo una premessa: per ogni dato inserito in dichiarazione, nella sezione visualizza i dati del sito dell’Agenzia delle Entrate, viene segnalata la fonte (ad esempio: dichiarazione redditi anno precedente, Certificazione Unica, informazioni da soggetti tenuti alle comunicazioni al Fisco). E viene anche specificato se il dato è stato o meno utilizzato.

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In questo modo, il contribuente è in grado di capire con relativa facilità quali sono i dati da controllare: se ad esempio un’informazione è presa dalla dichiarazione 2016, e il contribuente sa che non ci sono state variazioni, è sicuro di trovarsi davanti a un dato che non richiede modifiche. Tutti i dettagli di spesa sono presenti nel foglio riepilogativo.

=> Precompilata: novità 2017 e rettifiche 2016

Il primo consiglio è quello di controllare sempre la correttezza dei dati relativi a spese che erano già in dichiarazione 2016 ma su cui sono intervenute variazioni 2017. Per esempio, nel caso di canoni di affitto, bisogna inserire manualmente le variazioni relative agli adeguamenti ISTAT, perché il dato viene copiato dalla dichiarazione 2016. Per i contratti registrati nel 2016, invece, non dovrebbero esserci problemi, perché vengono inseriti dal Fisco con il dato aggiornato.

In generale, le variazioni su terreni e fabbricati sono contenute nel foglio riepilogativo, per cui sarà il contribuente a dover eventualmente completare la dichiarazione con i dati mancanti. Succede anche per le zone colpite dal terremoto, per cui bisogna inserire manualmente l’azzeramento del relativo reddito.

=> Sisma, zona franca urbana nei Comuni colpiti

Oppure, sui familiari a carico, è possibile che non risultino i figli nati nel 2016, mentre per quelli che hanno compiuto tre anni può capitare che il dato risulti utilizzato ma manchi l’indicazione del numero di mesi dell’anno in cui il figlio ha avuto meno di tre anni ( per il quale spetta la relativa detrazione).

Complicata la situazione relativa ai bonus ristrutturazioni edilizie ed energia: la detrazione era già inserita nella precompilata dell’anno scorso, che rappresenta la fonte per il relativo dato, mentre i bonifici effettuati nel 2016 sono indicati nel foglio riepilogativo. Quindi, sarà il contribuente a dover effettuare eventuali modifiche.

=> Dichiarazione redditi 2017: i bonus casa

Un’altra regola da tener presente è che, se il Fisco registra incongruenze, non utilizzerà il relativo dato per compilare la dichiarazione, ma eventualmente lo inserirà nel foglio riepilogativo.

Può succedere, ad esempio, che non venga utilizzata la Certificazione Unica: il motivo, spiega l’Agenzia delle Entrate, può essere che il sostituto d’imposta ne ha inviate più di una, magari prevedendo delle variazioni, e in questi casi conviene verificare quale sia quella corretta e inserire i relativi dati. Oppure, può succedere che sulle certificazioni uniche di diversi sostituti d’imposta ci siano duplicazioni relative ai conguagli fiscali (se ad esempio il contribuente ha chiesto a più sostituti di effettuarli): è il contribuente che dovrà modificare manualmente la dichiarazione.

E’ utile controllare con grande attenzione le informazioni relative ad acconti, ritenute, eccedenze e altri dati: se emergono incongruenze con le dichiarazioni degli anni precedenti (ad esempio, un maggior credito), l’indicazione viene inserita nel foglio riepilogativo, e il contribuente dovrà quindi effettuare le relative modifiche.

Ricordiamo infine che, pur in presenza di molti dati inseriti nel 730 precompilato 2017, le voci che danno diritto alle detrazioni e deduzioni fiscali sono molto più numerose. Ad esempio, non ci sono le detrazioni per l’asilo nido, borse di studio, per le erogazioni liberali, per gli assegni al coniuge, l’art bonus. Ecco invece l’elenco aggiornato di tutte le spese che danno diritto ad agevolazioni fiscali che sono preinserite nella dichiarazione 2017:

  • spese sanitarie: più complete rispetto al 2016, ci sono anche i farmaci da banco, le spese per le prestazioni di ottici, psicologi, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica e strutture autorizzate a fornire i servizi sanitari e non accreditate.
  • spese veterinarie;
  • interessi mutui per abitazione principale e altri immobili;
  • interessi prestiti o mutui agrari;
  • spese universitarie;
  • spese funebri;
  • premi assicurativi: vita e infortuni, tutela persone con disabilità grave, rischio non autosufficienza;
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • contributi per addetti ai servizi domestici e familiari;
  • contributi previdenza complementare;
  • bonifici ristrutturazione e riqualificazioni, anche sulle parti comuni del condominio.

Per quanto riguarda i familiari a carico sono presenti i seguenti dati:

  • spese sanitarie;
  • spese universitarie;
  • premi assicurativi;
  • contributi previdenziali;
  • contributi versati alle forme di previdenza complementare;
  • contributi versati ad enti e casse aventi fine assistenziali.