Microsoft indirizza la sua azione anti-pirateria sulle imprese, cercando di debellare il fenomeno del “mislicensing”.
Per combattere la piaga della pirateria, il colosso di Redmond aveva avviato, circa 18 mesi fa, il programma GGWA: Get Genuine Windows Agreement. Con questa iniziativa, Microsoft ha fornito ai possessori di Windows uno strumento in grado non solo di riconoscere l’autenticità del software, ma anche di riparare immediatamente ad eventuali mancanze.
Continuando a seguire la stessa filosofia, la società di Bill Gates ha allargato il raggio d’azione del GGWA anche alle imprese e ai rivenditori: ogni copia che si rivelerà contraffatta sarà segnalata e l’utente avrà la possibilità di acquistare subito la licenza più adatta alle sue necessità.
Il problema più grosso, quando si parla delle aziende, non riguarda soltanto la mancanza di licenze, ma un loro uso inappropriato. Il fenomeno, conosciuto come “mislicensing“, è particolarmente diffuso in tutti i tipi di organizzazione che utilizzano software autentico nel modo sbagliato, ad esempio installando una copia valida per un solo PC su tutte le macchine aziendali.
Il meccanismo di funzionamento del GGWA resta inalterato, con l’ormai collaudato controllo automatico che verifica lo stato del software ogni volta che questo viene aggiornato. Ogni volta che viene riscontrato qualche errore, il PC è identificato come “uncompliant“, ovvero non rispondente alle norme.
Le imprese, sottolineano a Redmond, dovrebbero interpretare questa verifica come un’opportunità per mettersi in regola e migliorare la propria compliance.