L’abrogazione lampo delle norme sul lavoro accessorio comporta anche l’abolizione dei voucher baby sitting che le lavoratrici potevano chiedere in sostituzione del congedo parentale. Come da nota INPS, dal 22 marzo non è più possibile acquistare nuovi voucher. Quindi, l’unico modo di utilizzare l’agevolazione resta il contributo asilo nido. Come per tutti i buoni lavoro, quelli già acquistati possono invece essere utilizzati.
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Validità voucher
Attenzione: l’abrogazione dei voucher lavoro, prevista dal dl 26/2017 – approvato dal CdM il 17 marzo e pubblicato lo stesso giorno in Gazzetta Ufficiale, con entrata in vigore immediata – è operativa dal 17 marzo: questo comporta che la data “spartiqacque” per i voucher lavoro, (utilizzabili fino al 31 dicembre 2017) è il 17 marzo mentre per i voucher baby sitting è il 22 marzo.
Voucher infanzia
Ricordiamo che il voucher baby sitting, prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 2018, è un trattamento da 600 euro al mese che le mamme lavoratrici, dipendenti o autonome, possono utilizzare per retribuire baby sitter; l’alternativa è il contributo (diretto) alle strutture convenzionate per l’infanzia (asili nido pubblici e privati). Si tratta di un beneficio alternativo al congedo parentale: le dipendenti ne hanno diritto per sei mesi, le autonome per tre mesi.
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Si tratta di uno strumento di welfare molto utilizzato, tanto che le risorse sono raddoppiate, visto il successo dello scorso anno, a 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018 per le lavoratrici dipendenti e da tre a dieci milioni di euro per le autonome.
L’INPS accoglie le domande fino a esaurimento risorse. Nei prossimi giorni l’istituto di previdenza fornirà nuove istruzioni per coloro che hanno prenotato i voucher prima del 22 marzo.