Una delle novità del 2017 in tema di sostegno alla genitorialità doveva essere il nuovo Premio di Natalità, ossia 800 euro erogati una tantum dall’INPS, a partire dal compimento del settimo mese di gravidanza per gli eventi (gravidanza o parto, adozione o affidamento) avvenuti a partire dal 1 gennaio e in relazione ad ogni figlio nato o adottato/affidato. Un bonus molto interessante (previsto dall’articolo 1, comma 353, della legge 232/2016) perché, a differenza di altri contenuti nel Pacchetto Famiglia della Legge di Bilancio, è senza vincoli ISEE offrendo ben 600 milioni di euro a 750.000 potenziali famiglie beneficiarie.
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Tutto molto bello, se non fosse per un particolare: ad oggi mancano ancora modulo, istruzioni e modalità di presentazione delle domande. L’INPS ha pubblicato recentemente ben due circolari fornendo chiarimenti sui requisiti che danno diritto al Bonus Mamma Domani ma senza fare parola sulla procedura di presentazione delle domande. Anzi, nella circolare di febbraio, la n. 39/2017, si legge:
“Sarà cura dell’Istituto divulgare, nei tempi più rapidi possibili e nel modo più ampio, anche attraverso il proprio sito internet, le istruzioni per la presentazione delle domande e le relative modalità, senza alcun pregiudizio per le aventi diritto dal 1° gennaio 2017. Saranno fornite successivamente le istruzioni procedurali e quelle contabili per i pagamenti.”
Il fatto che l’INPS sottolinei “senza alcun pregiudizio per le aventi diritto dal 1° gennaio 2017” fornisce una garanzia di retroattività della misura. Neanche l’INPS stesso sembra saper fornire una stima dei tempi per l’attivazione della piattaforma online attraverso la quale inviare telematicamente le domande di accesso al Premio di Natalità. Ma assicura che manca solo qualche dettaglio operativo.
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Innumerevoli le richieste di chiarimenti tramite Contact Center INPS, alle quali si era risposto a volte in maniera perfino pessimistica, essendo gli operatori all’oscuro di qualunque dettaglio circa la tempistica di rilascio della piattaforma per l’invio delle istanze. Adesso, a quanto pare, si assicura che il lancio della piattaforma è imminente, poi però bisognerà mettere in conto i tempi burocratici necessari per esaminare le migliaia di domande, anche arretrate.