McAfee sta coinvolgendo le forze dell’ordine, il mondo accademico, i service provider ma anche il governo statunitense in una iniziativa chiamata “McAfee Initiative to Fight Cybercrime“.
Si tratta di un progetto nato con l’obiettivo di colmare i vuoti critici nella lotta contro il cybercrimine. Il coordinamento dell’operazione sarà fatto da un Advisor Council dal quale fanno parte esperti del settore, tra i quali Howard A. Schmidt, già consulete della Casa Bianca, Ian Brown dell’Università di Oxford, Lillian Edwards dell’università di Sheffield e Parry Aftab, fondatore e manager di WiredSafety, gruppo d’aiuto per la sicurezza nel cyberspazio.
Dave DeWalt, presidente e chief executive officer di McAfee, ha affermato:
Il cybercrime è un problema in crescita che ha un impatto negativo su tutti noi. Sebbene sia stato fatto molto per combattere il crimine informatico nell’ultimo decennio, i criminali sono ancora in vantaggio. Le possibilità di essere sorpresi a svaligiare un emporio sono molto più elevate che essere colti in flagrante a derubare una banca online. Questa situazione deve cambiare.
Stessa linea di pensiero per Schmidt:
Il cybercrime è sempre più organizzato. McAfee sta riunendo persone estremamente competenti che possono aiutare a fare la differenza su questo problema globale e così complesso.
È stato inoltre istituito un Cybercrime Response Unit, il cui compito è aiutare le aziende che ritengono di essere vittime di crimini informatici. Il C.R.U darà il suo contributo valutando la situazione, dando consigli su quali prove raccogliere per istruire un caso legale, segnalare le vittime alle forze dell’ordine, agenzie di credito e altre organizzazioni.