Nel più vasto quadro delle spese d’istruzione detraibili al 19% dell’IRPEF in dichiarazione dei redditi, merita una valutazione a se stante quella per le tasse universitarie dei figli a carico e delle altre spese connesse. Questo perché le casistiche sono numerose e prevedono regole specifiche per ciascuna fattispecie.
Ad esempio, le soglie di detrazione per la frequenza di università private non statali vengono definiti ogni anno con decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ne fissa gli importi massimi detraibili. Diverse, invece, le regole per la frequenza di università pubbliche.
Vediamo quali sono per il 2024 gli importi di spesa massima detraibile sulle spese universitarie in base alla collocazione geografica dell’ateneo, al percorso di studi ed alla tipologia di università prescelta.
Detrazione spese universitarie pubbliche e private
La detrazione fiscale del 19% IRPEF sulle spese universitarie tiene conto di una differenza fondamentale: se l’ateneo è pubblico oppure se è privato. Per l’università pubblica, infatti, non sono previsti tetti di spesa detraibili, mentre per le università private si può detrarre soltanto una certa quota, che varia in base ad una serie di parametri.
Detrazioni università statale
Per la frequenza di corsi universitari presso atenei statali pubblici è previsto il diritto alla detrazione del 19% IRPEF sull’intero importo, senza tetto di spesa.
Detrazione spese università privata
Per la dichiarazione dei redditi gli importi massimi detraibili (in GU n. 37 del 14 febbraio) in relazione a tasse e contributi di iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e magistrale a ciclo unico delle università private sono stabiliti per area disciplinare di afferenza e regione in cui ha sede l’Ateneo presso il quale è attivo il corso di studi.
Qual è il limite di detrazione per spese di istruzione universitaria?
Ecco di seguito i limiti per la detrazione delle spese universitarie private:
Area disciplinare | Nord | Centro | Sud e isole |
---|---|---|---|
Medica | 3.900 euro | 3.100 euro | 2.900 euro |
Sanitaria | 3.900 euro | 2.900 euro | 2.700 euro |
Scientifico-tecnologica | 3.700 euro | 2.900 euro | 2.600 euro |
Umanistico-sociale | 3.200 euro | 2.800 euro | 2.500 euro |
Dottorato, specializzazione e master universitari di I e II livello | 3.900 euro | 3.100 euro | 2.900 euro |
Per capire in quale scaglione di detrazione IRPEF si rientra, si riporta il dettaglio delle aree di afferenza così come indicato nel decreto.
- Nord: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto;
- Centro: Abruzzo, Lazio, Toscana, Umbria;
- Sud e Isole: Basilicata, la Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia.
Quali spese universitarie si possono detrarre
La detrazione spetta per:
- le tasse di immatricolazione e iscrizione (anche per studenti fuori corso);
- tasse per esami di profitto e laurea;
- partecipazione a test di ingresso per corsi di laurea.
Detrazione master e specializzazioni
Per quanto riguarda gli studenti iscritti ai corsi di dottorato, di specializzazione e ai master universitari di primo e secondo livello gli importi massimi per i quali è possibile fruire della detrazione fiscale sono i seguenti:
- Nord 3.900 euro
- Centro 3.100 euro
- Sud e Isole 2.900 euro
Agli importi indicati deve essere sommato l’importo relativo alla tassa regionale per il diritto allo studio (art. 3 della legge 28 dicembre 1995, n. 549 e successive modificazioni).
Come scaricare le tasse universitarie sul 730
La detrazione delle spese universitarie si indica nel modello 730, anche integrando la Dichiarazione Precompilata. Le tasse per l’università e le altre spese legate all’istruzione universitaria che rientrano tra quelle detraibili si indicano nel rigo E8 con il codice 13, nel Quadro Oneri e spese del Modello 730 contenente le varie voci con diritto allo sgravio IRPEF del 19%.