Digitalizzazione e Industria 4.0 occasioni per il tessuto produttivo italiano: piano di Governo e incentivi rappresentano uno stimolo, anche se il cammino verso la trasformazione delle aziende è lastricato di ostacoli: in primis, la difficoltà a pianificare in modo strategico. Lo rileva una ricerca presentata nel corso del Microsoft Forum 2017: l’Italia è il primo paese europeo in cui le PMI non hanno un business plan strutturato (30%, contro una media UE del 22%) e solo il 23% ha stilato un piano pluriennale. I motivi? Priorità troppo a breve termine (23%), mancanza di risorse (17%), dinamiche del flusso di cassa (15%).
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Il piano Industria 4.0 in Legge di Stabilità prevede incentivi per la digitalizzazione (iper-ammortamento, Sabatini Ter…) andando incontro alle esigenze del mercato e contrastando tali freni. E in tutto questo l’ottimismo resta il punto di forza delle PMI italiane (46%), condiviso dal guru dell’innovazione Alec Ross (“The Industries of the Future“), presente all’evento:
«la tendenza alla digitalizzazione è destinata a proseguire e a impattare positivamente e in modo sempre più diretto l’Italia e gli Italiani. La Penisola è stata un centro di innovazione per centinaia di anni e sono certo che continuerà a distinguersi per la sua capacità creativa […] attraverso una nuova classe di professionisti capaci di cavalcare il cambiamento senza lasciarsi intimorire dagli sviluppi tecnologici, anzi volgendoli a proprio vantaggio per inaugurare nuovi modelli di produttività e business».
Il Microsoft Forum ha fornito un’occasione di dibattito e formazione gratuita, con oltre 60 sessioni su Cloud, IoT, Machine Learning, Big Data e Intelligenza Artificiale. Le nuove tecnologie intelligenti che, spiega Carlo Purassanta (Ad Microsoft Italia), possono:
«offrire una risposta alla necessità di produttività e di crescita delle nostre imprese, rivoluzionando il loro business e trasformando il modo in cui lavoriamo e viviamo. […] In questo contesto i player ICT devono fare squadra con le istituzioni per promuovere una trasformazione digitale a tutto tondo».
L’obiettivo di Microsoft, è «democratizzare l’intelligenza artificiale» nella convinzione che «persone e macchine possano interagire in uno scenario di crescita in cui si delineeranno nuove opportunità».
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Nelle imprese digitalizzazione vuol dire per lo più automazione di operazioni routinarie (53%): gestione clienti, contabilità e inventario, analisi dei dati. Per molti si tratta di semplice dematerializzazione, ma per altri vuol dire lavorare ovunque e in qualunque momento. Sui benefici c’è comunque ampio accordo: il 79% dei dipendenti apprezza l’ottimizzazione dei tempi, il 73% le opportunità in termini di flessibilità.
Nella visione di Microsoft, spiega Paola Cavallero, direttore Marketing & Operations di Microsoft Italia,
«la trasformazione digitale non è solo un tema di adozione di tecnologia, ma è più in generale un tema di leadership nel ripensare modelli di business esistenti e abbracciare nuove modalità per creare ecosistemi di persone, dati e processi. Se i recenti sviluppi in termini di cloud computing, intelligenza artificiale, robotica, big data e machine learning stanno rivoluzionando lo scenario di business, la tecnologia può rivelarsi un utile strumento al servizio delle aziende per migliorare le performance, ridurre gli errori e migliorare la qualità di prodotti e servizi. Macchinari e automazione possono aiutare ad ottimizzare i processi ma sforzi creativi, interazioni sociali e abilità manuali restano elementi strategici che appartengono all’uomo e rappresentano l’essenza stessa ed il valore delle PMI».
Il Forum è stato occasione per raccontare esperienze di innovazione in azienda, come quella di Salvagnini (lavorazione lamiera), che con il progetto LINKS utilizza i dati delle macchine per monitorarne il funzionamento da remoto, fare manutenzione predittiva, assistere il cliente, stimolare processi di ricerca e sviluppo; Luxottica, che utilizza Cloud e Office 365 per lo smart working in azienda e la valorizzazione dei dati a fini di marketing. E poi tante startup, come Safety 21 con un progetto di smart drive ed Else Corp con la virtual boutique 3D per un’esperienza di e-commerce “a tre dimensioni”.