La Corte di Giustizia UE, con sentenza relativa alla causa C-390/15, ha bocciato l’ipotesi di IVA ridotta sulle pubblicazioni digitali diffuse per via elettronica così come per pubblicazioni in forma cartacea quali libri, giornali e riviste. Gli e-book restano dunque soggetti ad aliquota ordinaria, con la sola esclusione dei libri digitali forniti tramite supporto fisico (es.: CD-ROM).
=> Digitale per il Business, eBook per PMI
La questione di legittimità di tale tassazione differenziata era stata posta dalla Corte Costituzionale polacca, chiedendo alla Corte Europea se fosse compatibile con il principio della parità di trattamento e se il Parlamento Europeo fosse stato sufficientemente coinvolto nel procedimento legislativo.
Per la Corte, tale differenza di trattamento è giustificata:
“quando collegata a un legittimo scopo perseguito dalla misura che ha l’effetto di instaurarla e sia proporzionata a tale scopo”.
Per la Corte UE, in pratica, l’aliquota ridotta per le pubblicazioni digitali su supporti fisici avrebbe lo scopo di incentivare la lettura, mentre per i libri digitali diffusi per via elettronica si rientra nel campo delle regole fiscali applicate al commercio elettronico. La motivazione risiede nella necessità di definire per i servizi elettronici regole uniformi, anche in termini di aliquota IVA applicata all’e-commerce, tenendo conto delle continue evoluzioni.
Una decisione presa anche in ottica di semplificazione per le Amministrazioni fiscali nazionali, che in questo modo non hanno l’onere di esaminare la corretta applicazione della Direttiva IVA.
=> Editoria Digitale: novità ed approfondimenti
Con riferimento all’obbligo di consultare il Parlamento Europeo nel corso del procedimento legislativo, la Corte sottolinea come tale istituzione debba essere consultata ogni qualvolta si adotti un atto che nel complesso si mostri diverso da quello sul quale il Parlamento UE sia già stato consultato in precedenza, eccetto i casi in cui gli emendamenti corrispondono essenzialmente al desiderio espresso dal Parlamento stesso. In conclusione, la Corte di Giustizia UE ritiene valida e legittima la direttiva IVA e di conseguenza l’esclusione dall’aliquota ridotta IVA per le pubblicazioni digitali per via elettronica.