Niente spese notarili e contributi che per lo scorso anno hanno toccato quota 63.000 euro: il successo dell’iniziativa ha spinto la Camera di Commercio di Como a prolungarla per un altro anno.
A disposizione per il 2008 gli euro messi a disposizione saranno ben 257.000, ed è prevedibile che anche la risposta delle imprese sarà superiore rispetto al 2007, che ha visto la partecipazione di 27 PMI comasche.
Il progetto nasce dalla collaborazione delle associazioni di categoria con 14 banche e 8 Consorzi fidi, avendo come obiettivo quello di favorire le piccole e medie imprese nelle operazioni di accesso al credito e capitalizzazione aziendale.
In particolare, sono garantite condizioni agevolate per richiedere finanziamenti bancari compresi tra 15.000 e 180.000 euro per operazioni di aumento di capitale sociale (per società di capitale e società cooperative) e di conferimento soci e versamento in conto capitale (per società di persone e ditte individuali).
L’ammontare del finanziamento bancario non può comunque superare il 75% dell’importo di capitalizzazione aziendale deliberata (compreso tra 20 e 240mila euro), e potrà avere una durata massima di 36 mesi. Le condizioni garantite dalle banche aderenti all’iniziativa sono le seguenti: nessuna spesa di istruttoria e tasso di interesse Euribor a 3 mesi, maggiorato di uno spread non superiore ad un punto percentuale.
Questi finanziamenti bancari saranno integrati dalla Camera di Commercio, che erogherà contributi a fondo perso pari al 3% del finanziamento ottenuto dai consorzi fidi. Questi ultimi si impegnano ad operare alle seguenti condizioni: garanzie pari al 50% dell’importo del finanziamento richiesto, spese di istruttoria non superiori a 50 euro, più 0,5% una tantum sull’importo del finanziamento.
Secondo Mauro Frangi, presidente della commissione consiliare credito della Cciaa, il rinnovo di quest’iniziativa è di importanza strategica per il sistema-imprese comasco, poiché «nel nuovo scenario del mercato del credito l’accesso ai finanziamenti bancari ed il costo del denaro preso a prestito da un’impresa saranno sempre più strettamente correlati al livello di patrimonializzazione dell’impresa e dal suo grado di equilibrio finanziario».