Tra gli effetti, positivi, dell’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata sembra esserci un maggior ricorso ai bonus fiscali, soprattutto per quanto riguarda le detrazioni fiscali per spese mediche (scontrini farmaceutici e visite mediche). In termini di cifre, sono aumentati di 685mila unità (+4,1%) gli italiani che negli ultimi tre anni hanno beneficiato delle detrazioni IRPEF sulle spese sanitarie, con un importo medio passato da 931 a 959 euro.
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Un trend che sembra influenzato in primo luogo dall’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata, unica vera novità di rilievo in questi anni in materia fiscale. Non ci sono state infatti novità di rilievo in tema di detrazioni, né si registra un aumento sostanziale del numero di dichiarazioni dei redditi.
A confermare l’incidenza della dichiarazione dei redditi precompilata sull’aumento delle detrazioni fiscali è il dato relativo al 2016, il primo in cui le spese sanitarie sono state inserite direttamente dal Fisco nel modello 730 e nel modello Redditi (ex UNICO): proprio nel 2016 si sono aggiunti 519mila dei 685mila beneficiari di detrazioni IRPEF sulle spese sanitarie registrati in più rispetto al 2014.
E’ vero che, secondo le elaborazioni svolte l’anno scorso dal CAF Acli su un campione di 1,2 milioni di dichiarazioni, l’anno scorso nel 90% dei casi i contribuenti hanno dovuto modificare l’importo pre-caricato dalle Entrate perché mancavano diverse voci di spesa, ma è anche probabile che avere le spese mediche già in buona parte inserite dal Fisco può aver rappresentato un incentivo al loro inserimento.
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Operazione sulla quale forse negli anni passati i contribuenti preferivano soprassedere, o ancora più probabilmente non erano a conoscenza di tutte le detrazioni loro spettanti. Tanto per fare un esempio, in molti sembrano essere venuti a conoscenza della possibilità di detrarre le spese funebri solo dopo aver riscontrato la presenza di tale bonus fiscale all’interno della dichiarazione dei redditi precompilata.
Interpretazione confermata da alcune dichiarazioni dei CAF che hanno riferito di aver spesso utilizzato la dichiarazione precompilata come base per quella definitiva andando a recuperare dal modello predisposto dall’Agenzia informazioni che spesso i clienti non sapevano di dover fornire all’intermediario.