Durante Adobe Max 2007, la conferenza stampa organizzata da Adobe a Chicago, l’azienda californiana ha annunciato i suoi piani definitivi per l’acquisizione di Virtual Ubiquity e il suo sistema per la realizzazione di documenti, Buzzword. Una mossa che dovrebbe concludersi entro la fine di Novembre 2007.
Adobe, sempre oggi, ha lanciato un servizio gratuito per la condivisione di documenti online, definito con il nome in codice Share. Un prodotto simile a Office Live Workspace di Microsoft.
Attraverso l’acquisizione di Virtual Ubiquity, Adobe punta a competere con Microsoft su diversi fronti, primo fra tutti quello del mercato degli strumenti per il lavoro collaborativo. Un settore, questo, vantaggioso soprattutto per le PMI che hanno un budget limitato e non vogliono implementare software per la collaborazione complessi.
Attraverso Buzzword, gli utenti dovrebbero essere in grado di lavorare insieme per creare documenti perfetti e di alta qualità. Inoltre, agli autori dovrebbe essere garantita la possibilità di modificare e commentare i documenti da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
«Noi siamo stati ispirati dal modo in cui i giovani oggi spendono il loro tempo lavorando e giocando insieme online, e come questo stia influenzando il nostro modo di intendere la collaborazione», in questo modo si è espresso Rick Treitman, CEO di Virtual Ubiquity.
Con il lancio di Share, invece, Adobe intende fornire agli utenti la possibilità di selezionare i documenti che vogliono condividere, spedire messaggi a differenti destinatari e decidere quali file rendere pubblici e per quali, invece, adottare delle restrizioni.