Navigare sicuri da spie e profiler (prima parte)

di Gianluca Rini

Pubblicato 30 Luglio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:49

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Gli ultimi casi di cronaca, soprattutto avvenuti nei Paesi esteri, anche europei, fanno riflettere sull’importanza che può avere la privacy dei cittadini di uno Stato.

Non è raro sentire parlare, in questi mesi, di leggi create ad hoc per controllare la popolazione, per spiare ogni minima mossa effettuata su Internet e tutti i siti visitati, durante una semplice navigazione.

Non ultimi sono gli strumenti utilizzati da motori di ricerca e società che si occupano di ricerche di marketing per scoprire quali siano le pagine visitate maggiormente da ogni navigatore, creando strategie pubblicitarie mirate e cercando sempre di più di “personalizzare” le vendite dei propri prodotti, invadendo sempre di più la vita degli utenti di Internet.

Quelli che vi presenterò in due articoli sono dei software e dei servizi che vi permettono di nascondervi virtualmente durante la navigazione su Internet, naturalmente per proteggere il vostro computer e i vostri dati personali. Non dimentichiamoci, infatti, che oltre a leggi stabilite da governi e create per fini di sicurezza nazionale, dietro a questi metodi di vero e proprio “spionaggio virtuale” ci sono anche tantissimi malintenzionati pronti a spiare le nostre abitudini di vita per trovare dei buchi nei nostri modi per difenderci dalle truffe.

I motori di ricerca sono delle vere e proprie miniere d’oro per chi ricerca dati ben specifici su di noi. Su Google possiamo trovare davvero moltissime informazioni su chiunque passi un po’ di tempo su Internet, addirittura scoprendo dettagli molto profondi che possono interessare amici e soprattutto potenziali nostri nemici. Ma utilizzando motori di ricerca sconosciuti a molti, come Googlonymous.com, basato peraltro sullo stesso Google, possiamo evitare che vengano registrati i dati più specifici.

Googlonymous.com funziona infatti come un comunissimo motore di ricerca (è basato proprio sul motore di Google), ma dalla società di servizi Internet vengono registrati solo gli indirizzi ip utilizzati per la ricerca e le parole ricercate. Nessuno saprà però chi ha effettuato la ricerca, perché l’origine viene attribuita a un generico “googlonymous”.

Le chat sono un altro potenziale metodo che potrebbe andare contro la nostra privacy. Spesso, quasi sempre, i log delle nostre conversazioni vengono registrati dai software che utilizziamo per chiacchierare e che sembrano a prova di spioni.

Uno dei modi più semplici per nascondere i testi delle nostre conversazioni è quello di chattare filtrando la connessione attraverso un gateway. È quello che offre il servizio Scatter Chat, disponibile all’indirizzo Scatterchat.com, che permette di cifrare la connessione e di nascondere il nostro indirizzo ip, mascherato attraverso un gateway.

Un altro metodo possibile per evitare che qualcuno possa leggere i log delle chat è quello di utilizzare GridIM, un software di messaggistica istantanea, scaricabile dal sito Grid-evolution.de, che permette allo stesso modo di Scatter Chat di nascondere l’indirizzo ip durante la conversazione, sfruttando le tipologie di collegamento simili a quelle utilizzate dai software peer to peer. Rispetto a Scatter Chat questo metodo risulta molto più rapido.

Nella seconda parte dell’articolo vedremo come proteggere le nostre telefonate effettuate tramite Internet con servizi VoIP e tenere dei piccoli accorgimenti nei nostri browser per evitare di essere spiati da chi tenta di creare un nostro profilo durante le nostre navigazioni.