Entrerà in vigore il prossimo 1° maggio 2017, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018, una delle novità più rilevanti nella Legge di Stabilità 2017: l’APe, l’anticipo pensionistico che consente l’uscita anticipata dal mondo del lavoro secondo diverse modalità a seconda che si tratti di APe volontaria, APe sociale, o APe aziendale.
L’APe Social è destinato ai lavoratori in difficoltà che abbiano 63 anni di età, 30 oppure 36 di contributi a seconda dei casi, disoccupati o impiegati in lavori gravosi e usuranti, entro un certo limite di reddito. Tali lavoratori potranno ottenere un’indennità mensile fino al raggiungimento dei requisiti previsti dalla legge Fornero per la pensione di vecchiaia, oggi pari a 66 anni e 7 mesi.
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Entrando nel dettaglio dei requisiti richiesti, i lavoratori devono alternativamente:
- risultare in uno stato di disoccupazione da almeno tre mesi con almeno 30 anni di contributi;
- prestare assistenza da almeno sei mesi dal momento della richiesta ad un coniuge parente di primo grado convivente un disabile ai sensi della legge 104 del 1992 e avere almeno 30 anni di contributi;
- risultare con una riduzione della capacità lavorativa accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento della invalidità civile di almeno il 74% con 30 anni di contributi;
- avere almeno 36 anni di contributi e svolgere da almeno 6 anni in via continuativa in qualità di dipendente una delle seguenti professioni: operai dell’industria estrattiva ed edilizia e manutenzione degli edifici, conduttori di gru macchinari mobili per le costruzioni, conciatori di pelli di pellicce, conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante, conduttori di mezzi pesanti e camion, personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedalieri con lavoro organizzato intorno, addetti all’assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza, insegnanti della scuola d’infanzia di educatori di asilo nido, facchini addetti allo spostamento merci ed assimilati, personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia, operatori ecologici da altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
In questi casi l’anticipo pensionistico sarà a totale carico dello Stato, diversamente da quanto avviene per l’ape volontario che a carico del lavoratore o della aziendale a carico dei datori di lavoro.
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Per per tutti la concessione dell’anticipo pensionistico è subordinato alla cessazione dell’attività lavorativa, non può superare i €1500 mensili e non può essere erogato a coloro che risultino già titolari di una pensione diretta. E’ invece possibile svolgere lavoro da dipendente o parasubordinato e richiedere l’APe sociale turche i redditi percepiti non superino gli €8000 l’anno, che scendono a €4800 in caso di redditi derivanti da attività di lavoro autonomo.
Essendo quella che incide di più sulla spesa pubblica, l’APe sociale è certamente quella che sta aprendo il dibattito più ampio, in vista dei provvedimenti in materia avviati con l’ultima Legge di Bilancio sui quali il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha dato il via al confronto con le organizzazioni sindacali. Il decreto attuativo del Ministero del Lavoro, che dovrà essere emanato di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze, dovrebbe arrivare entro marzo.