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Posto fisso addio, crollo assunzioni stabili

di Noemi Ricci

Pubblicato 27 Febbraio 2017
Aggiornato 28 Febbraio 2017 09:39

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I dati INPS sul precariato e sul mercato del lavoro 2016 decretano il flop del Jobs Act: i dettagli.

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Dai dati emersi dall’Osservatorio sul precariato INPS elaborato sulla base dei nuovi rapporti di lavoro nel periodo gennaio – dicembre 2016, arriva la conferma dell’inefficacia delle misure contenute nel Jobs Act ai fini del contrasto al precariato e della promozione del lavoro stabile.

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Entrando nel dettaglio dei numeri, questi dicono che nel 2016 le nuove assunzioni a tempo indeterminato sono risultate in costante calo: dagli oltre 2.000.000 del 2015 si è passati a poco più di 1.250.000. I nuovi contratti a termine sono risultati invece un aumento (+222.000), così come le cessazioni dei contratti a tempo indeterminato (quasi 1.650.000), i rapporti di lavoro di apprendistato (+29.000) ed i voucher lavoro (oltre 133 milioni, contro i 108 milioni nel 2015), che sono in crescita anche a gennaio 2017 di oltre 300.000 unità rispetto agennaio 2016 e di oltre 2 milioni rispetto a gennaio 2015.

Nel complesso, alla fine del 2016, nel settore privato, i rapporti di lavoro attivi (saldo tra le assunzioni e le cessazioni) risultavano aumentati di 340.000 unità rispetto al 2015, quando l’incremento totale era stato di +628.000 unità sul 2014.

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Il rallentamento delle assunzioni a tempo indeterminato (e delle trasformazioni pari al -35,4%) registrato nel 2016 è imputabile anche al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, ultimo anno in cui tali assunzioni erano agevolate dall’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni.

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