Ho letto che forse c è la possibilità per gli invalidi al 60% di ritirarsi in pensione avendo naturalmente maturato 35 anni di contributi. È vero?
Si tratta per ora di un disegno di legge, quindi di una misura non ancora approvata, presentata alla Camera il 24 novembre 2015 e assegnata alla Commissione Lavoro (atto camera 3448). L’iter per l’approvazione è lungo. C’è però un’altra possibilità che potrebbe intervenire, nel frattempo: non si esclude un allentamento del requisito di invalidità nel decreto attuativo sull’APE sociale. Non è detto, però, né che questo avvenga, né che la soglia si abbassi fino al 60%.
La Legge di Stabilità comprende fra le tipologie di lavoratori che hanno accesso all’APE social anche gli invalidi civili con grado di invalidità superiore al 74%. Durante il cammino parlamentare della Legge di Bilancio si era parlato di riduzione della soglia nel corso del passaggio al Senato, che però alla fine è stato molto veloce perché nel frattempo è intervenuta la crisi di Governo.
=> Collocamento in pensione per invalidi
Al momento, come requisiti per l’APE social bastano 30 anni di contributi nel caso dei lavoratori con invalidità civile, ma ci vogliono 63 anni di età. Non possono mancare più di 3 anni e 7 mesi alla maturazione del diritto a pensione di vecchiaia.
L’APE social non è una pensione ma un trattamento che poi viene interrotto nel momento in cui si matura la pensione vera e propria. E’ pari all’assegno previdenziale maturato fino al momento in cui si richiede la prestazione, fino a massimo 1.500 euro mensili. Al di sopra di questa cifra, scatta la restituzione a rate, analoga a quella prevista per l’APE volontaria, che avviene nel corso di 20 anni (solo sulla parte eccedente i 1.500 euro), sempre sull’assegno previdenziale vero e proprio.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz