I siti sicuri devono essere raggiungibili attraverso protocollo a 128 bit o superiore, che l’utente può riconoscere dalla presenza del prefisso https nella url. Inoltre, devono essere dotati di un certificato SSL (Secure Sokets Layer). Come capire dunque se stiamo navigando su un sito sicuro? Basta guardare la barra degli indirizzi nel browser web: vi appariranno dei simboli che ne quantificano il livello di sicurezza in relazione, ad esempio, ad operazioni a rischio privacy come i pagamenti con carta di credito.
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- Se il sito è contrassegnato da lucchetto verde la navigazione è considerata sicura: potete inserire i vostri dati (per esempio, compilando un form), piuttosto che effettuare pagamenti sicuri, o ancora accedere ad aree riservate.
- Se il simbolo è il cerchio bianco con dentro la “i”, il sito non utilizza una connessione privata, quindi il rischio privacy esiste: è possibile che altri utenti vedano informazioni inserite, quindi, è prudente non inserire numeri di carta di credito o informazioni personali.
- Il triangolo rosso con punto esclamativo indica che il sito è a forte rischio e il consiglio è di uscire subito, nei casi più gravi il browser può bloccare l’accesso alla pagina.
Attenzione: questi segnali sul rischio privacy non sono forniti da tutti i browser, ma le ultime versioni dei navigatori più frequentemente utilizzati li prevedono.
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L’invito alle aziende che operano sul web, siti di e-commerce in primis, è quello di attivarsi per apportare gli adeguamenti necessari assicurando un maggiore livello di protezione della privacy online e non compromettendo la fiducia dei propri utenti.
Come ha riportato il Global Privacy Enforcement Network (GPEN), l’indagine internazionale condotta dalle diverse Autorità per la protezione dei dati personali ha rivelato come su oltre 400 siti web ed app di settori strategici (viaggi, sanità, banche, social media, giochi d’azzardo, retail) solo il 35% delle informative sulla privacy menziona l’adozione di misure di sicurezza a protezione delle informazioni personali degli utenti, adottando policy generiche.
Per aiutare gli utenti a valutare il livello di conformità ad un codice di condotta ad hoc è il marchio “Privacy Ok” di Federprivacy. Aziende, associazioni ed enti iscritti possono infatti aderire al Codice di Condotta “Privacy e protezione dei dati personali nell’ambito di Internet e del commercio elettronico” esponendo il marchio a garanzia della protezione offerta.