A tutelare determinate categorie svantaggiate di lavoratori è la legge 68/1999 che si pone l’obiettivo favorire l’ingresso delle categorie protette (disabili) nel mondo del lavoro. Si tratta in particolare di:
- individui con invalidità civile di grado superiore al 45%;
- invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%;
- non vedenti e sordomuti;
- invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio;
- vedove, orfani, profughi ed equiparati ad orfani
- vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
=> Categorie protette: cosa è cambiato con il Jobs Act
La legge prevede l’obbligo per i datori di lavoro di riservare le seguenti quote di posti di lavoro per persone con disabilità:
- 1 posto per le aziende che occupano da 15 a 35 dipendenti;
- 2 posti da 36 a 50 dipendenti;
- il 7% dei lavoratori in forza per i datori con oltre 50 dipendenti.
Stipendi medi
Ad oggi lo stipendio medio per i lavoratori appartenenti alle categorie protette è di 27.981 euro all’anno, pari a 14 euro l’ora, contro una media nazionale di 20.000 euro (39.000 per i professionisti con esperienza), stando ai dati rilevati da Neuvoo sulla base di 212 stipendi estratti dalle descrizioni degli annunci di lavoro.
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