Quando un software antivirus scambia un file buono per un malware spesso ci viene da sorridere e, dopo esserci allarmati, ci rendiamo conto che il programma ha preso un bel granchio. A quel punto aggiorniamo le firme dell’antivirus e tutto si risolve lì.
Però a volte accade qualcosa di più, che ci fa anche stupire, e parecchio, soprattutto se un software di proprietà Microsoft (non uno qualsiasi, quindi) vede un malware nientemeno che in Skype.
Win32/Vundo.gen!D è il nome del fantomatico trojan che i pacchetti Microsoft Live OneCare Safety Scanner e Forefront Client Security trovavano fino a qualche giorno fa, mettendo nel panico più assoluto gli utilizzatori del noto software per chattare e parlare via Internet, che si sono visti un po’ abbandonati a se stessi, persi nella speranza di poter prima o poi riutilizzare Skype senza alcun timore di malware annidatosi inspiegabilmente nel diffusissimo software.
Inevitabilmente Microsoft non poteva tirarsi indietro e dopo quattro giorni è arrivato l’aggiornamento delle firme dei software (il numero 1.31.9121.0), che ha rassicurato gli utenti Windows risolvendo l’inquietante problema.
E mentre le menti più sospettose vociferano di un attento intenzionale sabotaggio di Microsoft per frenare l’inarrestabile sviluppo del più utilizzato software per il VoiP al mondo, noi pensiamo che in fondo una svista può capitare a chiunque. Anche ai laboratori Microsoft.