Se pensate che per difendersi dallo spam basti installare un buon filtro antispam nella nostra casella di posta elettronica, allora non avete considerato la recente classifica diffusa dalla società informatica Sophos, che si occupa di sicurezza e dello studio e risoluzione dei problemi legati a malware e a tecniche massicce per la diffusione di truffe online e via posta elettronica.
La società americana ha stilato una classifica, una sorta di lista nera dello spam mondiale, in cui rispecchiarci leggendo i dati e riflettendo realmente sul tipo di pericolo da non sottovalutare verso il quale andiamo incontro quotidianamente.
Pare, secondo l’analisi di Sophos, che ogni tre secondi (sì, avete capito bene) prenda vita un nuovissimo sito che effettua spam, pubblicità indesiderata, invio di e-mail che mai avremmo voluto ricevere, phishing e compagnia bella, tutte quelle schifezze che ci riempiono la posta ogni giorno e per le quali impieghiamo ore della nostra settimana (solo per fare una selezione e cancellare le mail incriminate).
Nei primi mesi del 2008 in tutto il mondo il 90% delle e-mail in circolazione è stata pubblicità indesiderata, di qualsiasi tipo e contenuto.
Per quanto riguarda la classifica mondiale, non siamo invece messi proprio male. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti, poi la Russia, a seguire la Turchia, la Cina, Il Brasile, la Corea del Sud, la Polonia. Il nostro Paese si trova immediatamente dopo, all’ottavo posto. Dopo di noi ci sono Germania, Gran Bretagna, Spagna e Francia.
Per quanto riguarda i continenti, al primo posto per la diffusione dello spam c’è l’Asia, col 34,3%, al secondo posto l’Europa (30,7%), poi l’America e infine l’Africa (1,1%).