Il presidente dell’INPS, Tito Boeri, lancia una nuova proposta per modificare la reperibilità in caso di malattia, ovvero le fasce orarie per le visite fiscali, nel pubblico e nel privato. Fondamentalmente si tratta di rendere uniformi le regole per i lavoratori nel settore pubblico e in quello privato, rendendo le fasce orarie per le visite fiscali di almeno 7 ore al giorno.
Per Boeri, che ha illustrato la propria proposta in occasione di un convegno alla Camera:
«Non ha senso che ci siano differenze fra pubblico e privato».
Oggi invece questa differenza esiste, tanto che nel privato le fasce di reperibilità sono di 4 ore al giorno, mentre nel pubblico di 7 ore.
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Per Boeri:
«L’armonizzazione e l’estensione servono a svolgere i controlli in modo efficiente, a ridurre le spese e a gestire al meglio i nostri medici».
Un altro punto sul quale intende intervenire Boeri riguarda i permessi della Legge 104/1992, chiedendo in particolare di limitarli, in considerazione del fatto che sulla Legge 104 si spendono 3 miliardi l’anno: «e non sono pochi», ha affermato. Si tratta, lo ricordiamo, di permessi retribuiti che spettano ai lavoratori dipendenti:
- disabili in situazione di gravità;
- genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;
- coniuge, parenti o affini entro il 2° grado di familiari disabili in situazione di gravità. Il diritto può essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado soltanto qualora i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti (L. 183/2010).
=> Licenziamento per abuso di permessi 104
Anche qui l’INPS registra differenze tra pubblico e privato: i lavoratori privati prendono in media solo un giorno e mezzo per dipendente usufruendo della Legge 104,mentre quelli pubblici 6 giornate con differenze molto forti tra gli stessi comparti che, spiega Boeri, «non si spiegano con l’età dei soggetti e che farebbero pensare a potenziali forme di abuso».