È stato presentato qualche giorno fa durante una conferenza il tredicesimo rapporto semestrale sulla sicurezza informatica su Internet da parte degli esperti di Symantec, che hanno diffuso in un interessante documento tutti i dati raccolti nei precedenti sei mesi e le prospettive del futuro prossimo della Rete dal punto di vista della sicurezza.
A presentare il report c’erano alcuni tra i più alti esponenti dei laboratori di sicurezza della società, come Elia Florio (senior engineer) e il Primo Dirigente della Polizia di Stato e direttore del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni dell’Emilia Romagna Antonio Apruzzese.
Gli esperti hanno spiegato come è stato realizzato il grande lavoro di indagine che è durato tantissimo tempo, per la sua estensione nel territorio e per la sua capacità di analizzare diversi aspetti di una tematica che interessa continuamente sempre più un vasto pubblico.
È stato spiegato inizialmente che la ricerca si è svolta suddividendo le aree da monitorare per territorio geografico, in modo da poter analizzare con più attenzione il traffico Internet delle varie zone di riferimento.
Come si evince dal documento, sembra che nei primi mesi del 2008 siano diminuiti gli attacchi malware via e-mail. Questo non deve farci ovviamente pensare che siano eliminati del tutto, ma semplicemente si nota come questo tipo di attacco si sia spostato progressivamente verso i siti Internet e i portali in generale.
Quindi, ad una progressiva riduzione dei malware diffusi via e-mail (probabilmente in molti hanno imparato a non aprire allegati provenienti da destinatari sconosciuti o poco affidabili), è corrisposto però un aumento dei malware diffusi attraverso le applicazioni che si usano interamente sulla rete o per la rete (ad esempio molti plugin del browser non aggiornati o che sfruttano vulnerabilità dei software o del sistema operativo).
Altro elemento sul quale Symantec ha posto la sua attenzione nel report riguarda l’aumento del numero di malware prodotti nel periodo di rilevamento, passati nel corso dell’anno scorso da 312.101 a 499.811 (considerando che nel 2006 ne erano stati individuati “solo” 74.482, la differenza è notevole).
Nella seconda parte dell’articolo vi spiegherò come guarda Symantec al futuro per quanto riguarda le modalità offerte agli utenti per proteggersi dai rischi online e l’attuale prospettiva sul tema per quanto riguarda il nostro Paese, sempre più a rischio, come emerge dal report, per quanto riguarda nuovi tipi di criminalità informatica e di truffe provenienti dalla rete.