Proseguono i lavori della Commissione Lavoro sul DDL 4196 (c.d. Ddl Gnecchi), depositato dall’Onorevole Maria Luisa Gnecchi (Pd) e da altri deputati del Partito Democratico, che prevede la rimozione di alcuni paletti per l’accesso alla pensione anticipata in deroga alla legge Fornero (articolo 24, co. 15-bis del Dl 201/2011), correggendo altresì la circolare INPS 196/2016.
=> Pensione anticipata, cosa conviene nel 2017
Si tratta in particolare di:
- rendere valutabili ai fini del conseguimento della pensione anticipata anche i contributi figurativi e da riscatto per coloro che non erano in costanza di attività lavorativa dipendente nel settore privato al 28 dicembre 2011. La circolare INPS ha introdotto invece alcune restrizioni non previste nel dettato normativo imponendo che l’anzianità contributiva dovesse essere maturata in qualità di lavoratori dipendenti del settore privato, escludendo così i periodi di contribuzione volontaria, di contribuzione figurativa maturata per eventi al di fuori del rapporto di lavoro dipendente del settore privato, da riscatto non correlato ad attività lavorativa;
- consentire anche alle lavoratrici cosiddette quindicenni, nate entro il 1952, l’accesso a 64 anni alla pensione in deroga (articolo 2, co. 3 del Dlgs 503/1992);
- rimuovere l’adeguamento del requisito anagrafico di 64 anni alla speranza di vita per conseguire la pensione, trattandosi di una norma di carattere speciale autosufficiente.
=> Pensione Quota 100, proposte in stallo
Nello specifico le richieste dell’Onorevole Gnecchi e degli altri democratici che appoggiano il Ddl sono di:
- eliminare i paletti imposti dalla circolare INPS 196/2016, modificandola in maniera estensiva per via legislativa, anche a fronte del fatto che una precedente segnalazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non è servita allo sopo;
- modificare la circolare INPS n. 16/2013 riducendo i vincoli e abbassando il requisito contributivo minimo da 20 a 15 anni, dando così modo alle donne del 1952 beneficiarie delle Deroghe della Legge Amato di accedere al pensionamento anticipato a 64 anni, senza applicare gli adeguamenti alla speranza di vita, in quanto non previsto espressamente dalla legge Fornero.
Durante l’esame del Disegno di legge in Commissione Lavoro alla Camera, l’Onorevole Gnecchi ha ribadito la necessità di raggiungere questi obiettivi subito, già in questa prima parte del 2017, per dare modo ai numerosi lavoratori e lavoratrici del ’52 che hanno già raggiunto il requisito anagrafico 64 anni di accedere al beneficio del pensionamento anticipato.