Quali sono i piani futuri di Google? Secondo l’analista Stephen Arnold, esperto studioso proprio del colosso di Mountain View, non c’è alcun dubbio: la direzione che l’azienda prenderà va dritta verso l’impresa.
Una sicurezza tale che arriva direttamente da una serie di brevetti richiesti dalla compagnia leader nel settore della ricerca on-line, e che sembrano puntare direttamente ad ambienti professionali e reti aziendali.
Fra questi brevetti, a destare più interesse sarebbe una tecnologia particolare che Google definisce “contenitore”, che descrive un “computer all’interno di un computer” in grado di far partire applicazioni installate su diversi server distinti.
Una forma di virtualizzazione avanzata, insomma, che secondo l’analista sarebbe in grado di far apparire sugli schermi del dipendente uno spazio di lavoro personalizzato in base alle esigenze dell’azienda.
Si rivelerà l’ennesimo prodotto di successo per il gruppo di Mountain View? Arnolds ha qualche dubbio, e avverte: «La verità è che Google verrà spinta nel settore enterprise più rapidamente di quanto la compagnia potrà desiderare. E una volta sul mercato, il contraccolpo competitivo da parte delle altre industrie sarà violento e principalmente ostile».