Qualche giorno fa ho letto su Wired una di quelle notizie che fa uscire gli occhi fuori dalle orbite agli addetti ai lavori.
Secondo un rapporto stilato dalla Federal Aviation Administration il nuovo modello della Boeing, il 787 Dreamliner, avrebbe una serie di gravi vulnerabilità nei sistemi di rete installati a bordo.
Infatti, una delle nuove caratteristiche dell’aereo è rappresentata dalla possibilità per i passeggeri di avere un accesso Internet durante il volo.
Dove sta la vulnerabilità? Semplice: la rete dedicata ai passeggeri per il proprio traffico dati è fisicamente connessa alla rete su cui sono attestati i computer di bordo, i sistemi di controllo e tutta la strumentazione che consente all’aereo di volare.
E’ inutile sottolineare i gravissimi rischi che deriverebbero da un attacco (volontario o involontario) da parte di uno dei passeggeri o dalla diffusione di qualche virus o trojan da parte di un incauto passeggero che apre l’allegato di una sua mail!
Naturalmente la società costruttrice si difende. Pur ammettendo che le due reti “in alcuni punti si toccano” (“There are places where the networks are not touching, and there are places where they are“), e assicura che si sta già studiando la soluzione per risolvere il problema.
Il nuovo Boeing 787 (parte del quale è costruito proprio qui in Italia) dovrebbe effettuare i primi test nel mese di marzo, per poi essere inaugurato verso novembre 2008.