Il titolo non è un gioco di parole ma una triste e concreta realtà con la quale bisogna quotidianamente fare i conti.
Non molte settimane fa il sito Infected or Not attraverso alcuni tool online e con il supporto di NanoScan e Totalscan ha realizzato dei procedimenti volti ad analizzare lo stato dei PC connessi al sito stesso.
Al momento della stesura di questo articolo, nella rete il 10,06% dei PC sono affetti da minacce concrete e attive al momento dello scanning, mentre il 36% con minacce latenti.
Altissima poi la percentuale di PC che non utilizzano sistemi di protezione (antimalware, antivirus, ecc).
Circa 70 PC su 100 (tra quelli esaminati) possiedono una protezione inadeguata, spesso non aggiornata, non attiva o non correttamente configurata, quindi a tutti gli effetti assolutamente inutile.
La gravita della questione l’avevamo già messa in evidenza non molto tempo fa, ponendo l’accento sulla problematica relativa al falso senso di sicurezza di gran parte delle utenze.
Continuo ad insistere che queste problematiche sono causate per la maggior parte da una mancanza di educazione delle utenze nei confronti del web: su come rapportarsi ad esso e su come proteggersi dalle minacce virali e non.
Le dichiarazioni di Luis Corrons direttore dei laboratori di Panda non fanno che sottolineare questo aspetto.
Le protezioni tradizionali, classiche, basate sulle firme, non sono sufficienti. È necessario integrare e incrementare il tutto attraverso tecnologie preventive che siano in grado di rilevare le minacce sulla base di analisi comportamentali. NanoScan e TotalScan operano con questa tecnologia seguendo un approccio intelligente affidandosi alle firme virali che risiedono sui server di Panda Security.
La questione resta aperta: il vostro PC è sicuro? Cosa fate per tutelarvi? Sicuri che sia sufficiente?
Non voglio fare del terrorismo mediatico ma semplicemente analizzare, attraverso le vostre opinioni una situazione con la quale non si può non rapportarsi.