Il consiglio ufficiale, da casa Microsoft, sembra sia quello di passare a Windows Vista perché in questo modo si ottiene un netto miglioramento del livello di protezione da malware, virus e trojan.
Dai test effettuati sembra infatti che, utilizzando come strumento di rilevazione il software Microsoft di rimozione malware, gli utenti di Windows Vista incontrino un buon 60% di infezioni in meno rispetto a coloro che utilizzano la precedente versione di Windows (Windows XP).
Ma c’è dell’altro, perché il vicepresidente dello sviluppo per Windows, Ben Fathi, ha dichiarato che non solo Vista ha incontrato meno problemi (e quindi è più sicuro) di Windows XP, ma anche rispetto agli altri sistemi operativi concorrenti, in primis Mac OS X (penso Tiger) e Ubuntu.
Qualche malizioso pensa che questa occasione non è stato altro che un ulteriore spinta al marketing di Vista.
Effettivamente con l’avvento di Vista sono state introdotti anche alcuni aggiornamenti e tecnologie utili a combattere ogni eventuale problema di sicurezza. Ad esempio abbiamo visto l’ingresso dello User Account Control (UAC) e della Kernel Patch Protection.
Tuttavia anche per gli esempi sopra riportati i pareri sono stati discordanti. Per l’UAC, che ricordiamo essere una funzionalità pensata per proteggere gli utenti meno esperti, c’è infatti chi critica, e forse a ragione, l’eccessivo proliferare di messaggi di avviso. Questo perché per gli utenti più pratici la frustrazione di dover ogni volta confermare le proprie operazioni può risultare intollerabile.
Per la Kernel Patch Protection, invece, alcuni malumori vengono direttamente da alcuni produttori di software che sembrano scontenti dell’eccessivo protezionismo di Microsoft nei confronti del kernel.
Questa tecnologia, che dovrebbe assicurare una stabilità maggiore al sistema, sembra non interagire correttamente con alcuni programmi impedendone la corretta e completa esecuzione.